Cisl-Fp, Medici: “Subito la proroga per i precari”
14 Dicembre 2022La Funzione Pubblica della Cisl della Campania mobilita i precari della sanità con un presidio davanti alla sede del Consiglio regionale durante il quale chiede la proroga al 31 dicembre 2023 e la successiva stabilizzazione per i 1500 lavoratori in scadenza di contratto.
“La mobilitazione – ha detto il leader della federazione Lorenzo Medici – paga sempre. Otteniamo un primo risultato con la circolare della direzione generale della Tutela della Salute con la quale si autorizzano Asl ed Aziende a proseguire il rapporto con gli addetti anche oltre il 31 dicembre 2022. Ma non basta. Chiediamo che venga fissata la data di scadenza ad un anno da oggi, la reinternalizzazione dei servizi, ormai non più rinviabile, e l’ avvio del percorso di stabilizzazione anche per i 1500 che al momento non hanno maturato i requisiti dei 18 mesi di collaborazione a varia tipologia contrattuale con le strutture. Una scelta, tra l’altro, a cui la Regione è obbligata, stante il paradosso della pesante carenza di personale esistente ed il contestuale rischio, se non si procede nella direzione da noi rivendicata, di mandare a casa persone che hanno esperienza e professionalità cresciute sul campo a contatto diretto con i pazienti ammalati di Covid e non solo, in questi anni difficili. Sarebbe un non senso difficile da spiegare ai cittadini che non riescono ad avere risposte alla domanda di salute”.
Al termine del sit-in una folta delegazione, guidata da Medici e dal segretario generale della categoria di Napoli Luigi D’Emilio, è stata ricevuta dal presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero, a cui è stata ribadita questa esigenza, e sollecitata una seduta monotematica dell’Assemblea dedicata alla sanità, per fare il punto sulle difficoltà esistenti nel settore e definire un piano straordinario di assunzioni per coprire i 18 mila posti vuoti che ci sono nell’organico della Campania.
“Siamo di fronte – ha aggiunto Medici – ad una tematica che interessa tutti. Perciò ci saremmo aspettati, come è successo in altre parti, un coinvolgimento delle forze sociali per definire una programmazione degli interventi da realizzare per i pronto soccorso, per la medicina territoriale, per il funzionamento ottimale delle tante risorse umane di eccellenza di cui andiamo fieri. Ma il palazzo della Giunta continua a chiudersi a riccio. Speriamo che almeno quello del Consiglio apra le sue porte ai sindacati e alla società civile che vogliono dare una mano per fare di questo territorio un modello da additare ad esempio, come meritano presìdi illustri e famosi in tutto il mondo che abbiamo la fortuna di ospitare sul nostro territorio”.