
Cisl-Fp Salerno, disastro psichiatria negli ambulatori dell’area nord di Salerno
7 Aprile 2025La Cisl Fp Salerno, interviene sul disastro psichiatria nei vari ambulatori dell’area nord di Salerno, nell’assordante silenzio nel quale si è trincerata la direzione Asl alla quale in due dettagliate note ufficiali da parte di questa sigla sindacale, sono state riportate le criticità che gli ambulatori di psichiatria vivono. Il riferimento è all’UOSM 2 di Angri/Scafati e all’UOSM di Cava dei Tirreni/Costa d’Amalfi che da molto tempo vivono in affanno, con carenza di personale, psichiatri e infermieri in primis, in territori con un ampio bacino d’utenza. Alla carenza di medici, afferma il segretario provinciale Alfonso Della Porta, si associa anche quella del personale del comparto, infermieri e OSS che sta seriamente compromettendo gli standard assistenziali sui territori. Difatti negli ambulatori dei territori regna il caos e il sovraccarico di lavoro. Gli ambulatori pur essendo centri di prossimità territoriale svolgono molteplici funzioni: dalle normali attività ai progetti riabilitativi, coadiuvati talvolta da associazioni e professionisti esterni. Assistiamo, dichiara il segretario provinciale Alfonso Della Porta, all’inerzia dei vertici Asl, che per motivi ignoti, non intervengono dinanzi ad una tematica solidale, quale la salute in questa particolare specialistica area che riguarda la salute mentale. La carenza di personale, rischia di interrompere i servizi, infatti, per l’ambulatorio di Angri, sono in servizio solo quattro unità, di cui uno prossimo al pensionamento, con una rimodulazione oraria pomeridiana con conseguente chiusura in due giorni alla settimana. Non va meglio alla sede di Cava, dove dei cinque dirigenti medici in servizio, solo due, incluso il facente funzione, sono abilitati per le urgenze per cui le attività sono garantire solo nelle ore antimeridiane escluso il fine settimana. Nel dettaglio si rappresenta che nella sede di Cava sono presenti 10 CPSI, di cui quattro possessori legge 104 e di cui due unità andranno in quiescenza nel mese di dicembre e due OSS con contratto a tempo determinato a partiva iva, nel mentre a Castiglione sono operative solo tre unità infermieristiche di cui una prossima alla quiescenza, una part time a 18 ore e una con limitazioni. Una dotazione organica del tutto insufficiente. Rappresentiamo, continua Della Porta, che il servizio psichiatrico è costantemente impegnato nella cura e nell’assistenza di persone con disturbo psichico critico e grave, e dunque, rappresenta uno dei servizi più importanti per un territorio, diretto a restituire dignità agli individui affetti da disturbi mentali, che prima della Legge Basaglia, erano considerati irrecuperabili, pericolosi e per tale motivo allontanati dalla società. La situazione è alquanto critica e preoccupante e non intendiamo, conclude Della Porta, tollerare ancora questa inerzia, bisogna agire in modo efficiente ed efficace con una rimodulazione di orari e turni, prevedendo a stretto giro il reclutamento di personale, chiediamo un autorevole intervento con valevoli scelte da parte della direzione strategica al fine di tutelare il personale in servizio che rischia ricadute sul suo benessere psico-fisico e sui pazienti, questi già profondamente colpiti.