Cisl Fp Salerno: in sanità è indispensabile programmare
25 Giugno 2022“Le proroghe ai precari salvano i LEA, ma serve più programmazione”. Così il segretario provinciale della Cisl Fp Salerno Alfonso Della Porta commenta con soddisfazione la delibera di prolungamento dei contratti dei lavoratori precari, chiedendo ai vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona” e dell’Asl Salerno interventi per colmare le carenze degli organici.
“All’indomani della proroga dei contratti a termine degli operatori dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno prendo atto con soddisfazione del prolungamento del rapporto di lavoro per tutti i professionisti sanitari – scrive – ma ritengo il prolungamento dei rapporti di lavoro per oltre 700 lavoratori, quale punto di partenza per continuare a mantenere e garantire i LEA. Da subito però bisogna programmare per il futuro dell’ente ribadendo che le stabilizzazioni, secondo normativa vigente, sarebbero un atto fondamentale ma bisogna constatare che il fabbisogno d’organico non sarebbe colmato con la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato. A più riprese la Cisl Fp aziendale e i delegati della Rsu hanno invitato la direzione strategica dell’Azienda a prendere sul serio l’integrazione della dotazione organica con tutti gli altri profili professionali carenti in assenza dei quali è a rischio la programmazione delle attività e l’efficienza dei servizi, situazione che si aggraverà con l’approssimarsi del periodo estivo, se pensiamo alle ferie estive e alle tutele da garantire quotidianamente seguito di infortuni e malattie.”
“Diversi sarebbero i profili carenti come: 15 infermieri pediatrici, che garantirebbero l’attivazione del percorso del servizio di Trasporto in Emergenza Neonatale (STEN) Regionale; mancano 30 tecnici sanitari di laboratorio biomedico, operatori ridotti all’osso ma che per per garantire i servizi sia ospedalieri che per gli utenti esterni sono costretti a sobbarcarsi quotidianamente turni di lavoro straordinario; occorrono oltre 20 tecnici sanitari di radiologia, carenti in tutti i servizi e in tutti gli stabilimenti e soprattutto nel presidio Ruggi d’Aragona dove tante sono le attività di importanza strategica; servirebbero almeno altri 50 Operatori Socio Sanitari, poiché diverse sono state le uscite ma mai rimpiazzate costringendo a turni massacranti per evitare un involuzione della gestione dei processi assistenziali oltre ad una efficiente erogazione del servizio sulle 24 ore” – aggiunge il capo dipartimento Sanità pubblica e privata Pietro Antonacchio.
“Inoltre con l’avvento della odontostomatologia nell’Azienda universitaria, sarebbe opportuno integrare tale servizio con figure professionalizzate del settore con competenze tecnico-cliniche, ambientali, strumentali e relazionali, come l’assistente alla poltrona odontoiatrica, a completamento dell’equipe sanitaria presente, operatori che qualificherebbero l’assistenza e la qualità delle prestazioni. Appare evidente che purtroppo spesso le azioni messe in campo trovano gravi ostacoli anche per la mancata sensibilità di altre Aziende sanitarie regionali che non cedono le graduatorie vigenti nonostante le richieste avanzate. L’ultimo paradosso è quello dell’Asl Salerno a cui l’Azienda ha richiesto di utilizzare la graduatoria per diversi tecnici di radiologia da circa due mesi senza avere alcuna risposta, a testimonianza che purtroppo la direzione strategica non perde occasione per testimoniare la sua totale assenza e mancanza di attenzione al potenziamento della filiera sanitaria territoriale nonostante trattasi di percorsi di reclutamento seppur a tempo determinato.” – conclude Della Porta.