Cisl Irpinia-Sannio, le priorità della scuola
13 Febbraio 2021Salvatore Bonavita: “Chiediamo l’apertura di un tavolo immediato da parte del ministro dell’Istruzione, appena si insedierà il nuovo, per una modifica del protocollo di sicurezza sottoscritto con le parti sociali”.
“No a proposte fuorvianti come il prolungamento dell’anno scolastico fino a fine giugno. Le priorità della scuola sono altre, in primis maturità, esami di Stato e stabilizzazione dei precari. All’indomani dell’incontro dei confederali con il premier incaricato, Mario Draghi. Incontro nel quale, secondo quanto si apprende, non si è parlato del calendario ma di investimenti nella scuola e per i precari. Aspettiamo con ansia la conferma dell’incarico al professore Draghi – dichiara Salvatore Bonavita segretario generale Cisl Scuola IrpiniaSannio – perché la scuola ha bisogno di aprire un confronto su molte questioni. Il 1 settembre è alle porte e in questo periodo solitamente vengono assunte decisioni indispensabili per l’avvio regolare dell’anno scolastico. Se vogliamo evitare di mettere in discussione le attività didattiche ancora una volta per mancanza di idee o fuorvianti proposte che distolgono l’attenzione dai reali problemi, dobbiamo darci da fare e subito”.
Ma quali sono nel merito le priorità per la Cisl Scuola?
Definire le modalità per gli esami di maturità e gli esami di Stato della scuola media perchè insensato il dibattito sul prolungamento dell’anno scolastico che rischia di rimettere in discussione anche la regolarità di alcune tappe fondamentali per i ragazzi e le famiglie facendo riferimento all’eventuale spostamento anche della data degli esami finali degli studenti.
Definire gli organici e individuare le procedure per le assegnazione di personale a tempo indeterminato che dovrà fare domanda di trasferimento. I movimenti che gestisce il sistema sono più di 100mila e le regole devono essere ancora oggetto di discussione. Maggiore chiarezza sul piano normativo rispetto al vincolo quinquennale che rischia di aprire una deriva giuridico-legale che produrrà complicazioni e ritardi nell’avvio regolare delle lezioni.
Indicazioni da parte del Ministero dell’Istruzione rispetto al Piano Vaccinale ai propri dipendenti. Le tante interpretazioni a livello regionale, provinciali e comunale rischiano di creare disinteresse, sfiducia e confusione.
“Chiediamo l’apertura di un tavolo immediato da parte del ministro dell’Istruzione, appena si insedierà il nuovo, per una modifica del protocollo di sicurezza sottoscritto con le parti sociali – prosegue Bonavita”.
Per la Cisl Scuola è fondamentale un risolvere tutte le questioni urgenti per l’avvio dell’anno scolastico a partire dalle coperture delle cattedre vacanti che a tutt’oggi sono più di 220mila. E a queste si aggiungono 75mila contratti per i posti Covid tra personale docente (50mila) e personale Ata (25mila).
“Ad oggi evidenziamo una gravissima inadempienza del Ministero e del Mef in quanto non hanno ancora provveduto alla copertura degli stipendi del personale supplente assunto con i cosiddetti contratti Covid” – conclude Bonavita.