Citroen C3, lo scandalo “nascosto” degli airbag difettosi
20 Ottobre 2024Un pericolo per la sicurezza stradale e per la salute.
Sono 190 mila gli esemplari circolanti in Italia (di cui solo 127mila già richiamati per controlli), prodotti tra il 2009 e 2019, i cui conducenti rischiano di “inciampare” nello scoppio anomalo dell’Airbag
In caso di incidenti, l’attivazione degli airbag “potrebbe avere conseguenze letali per i passeggeri in quanto potrebbero rompersi con una forza eccessiva, con il rischio che frammenti di metallo colpiscano gli occupanti del veicolo“, con evidenti conseguenze per la sicurezza stradale e per la salute dei cittadini
Il problema era già noto dal 2019 , ma la PSA , la società controllata da STELLANTIS, non ha comunicato tempestivamente il difetto ai proprietari delle autovetture interessate, con evidenti responsabilità .
Pochi sono i destinatari della campagna di richiamo che hanno ricevuto l’invito a non utilizzare le autovetture e di procedere alla sostituzione dell’Airbag, ma le Concessionarie che dovrebbero provvedere non hanno tutti i pezzi necessari , oltre a dover anticipare i costi , con evidente ritardo .
Altri consumatori , all’incirca almeno un quarto, non sanno assolutamente nulla
Pertanto l’Associazione dei Consumatori Adusbef Aps sta svolgendo innanzitutto una campagna di informazione ed al contempo ha ottenuto in data 7 ottobre 2024 , insieme ad altre Associazioni dei Consumatori, una importante Ordinanza dal Tribunale di Torino, in forza della quale è stato intimato alla società produttrice di prendere urgenti provvedimenti sugli airbag difettosi.
Che cosa ha ordinato il tribunale
In particolare i Giudici hanno accolto l’azione inibitoria, in forza della quale hanno ordinato a Psa Italia una serie di interventi, tra cui la messa a disposizione di un’auto sostitutiva gratuita in favore di tutti gli automobilisti coinvolti nella vicenda, di cessare le condotte omissive poste in essere in pregiudizio dei clienti e di adottare le seguenti misure idonee ad eliminarne gli effetti:
- individuare i proprietari nei cui confronti la raccomandata già inviata non abbia avuto esito positivo (…), inviando loro una nuova comunicazione affinché procedano col controllo dell’auto;
- pubblicare per due volte (su varie testate giornalistiche, ndr) avviso contenente notizia della campagna di richiamo, descrizione del pericolo e comunicazione dell’esigenza di avviare la procedura di check-in on line o via telefono, con tutti i dati necessari a tal fine;
- completare entro il 31 gennaio 2025 le operazioni di sostituzione kit-airbag sui 127.036 veicoli che al 23 settembre 2024 hanno eseguito il check-in;
- inviare a tutti gli utenti che hanno già effettuato il check-in comunicazione, via mail o sms, contenente l’avviso sia della possibilità di fare richiesta di un’auto sostitutiva (o di optare per voucher di car-sharing dove il servizio è presente) e di ottenerla entro sette giorni dalla richiesta, senza costi o al massimo con un deposito cauzionale di 150 euro;
- inviare identica comunicazione ai clienti che non hanno ancora effettuato il check-in, con l’avviso che l’intervento di riparazione sarà effettuato con tutta probabilità in data successiva al 31 gennaio 2025;
- mettere l’autovettura sostitutiva, o il voucher per il servizio di car-sharing, a disposizione del cliente entro sette giorni dalla sua richiesta;
I giudici hanno altresì disposto a carico della società PSA il pagamento delle seguenti penali, cumulabili , a favore dei consumatori per ogni giorno di ritardo :
- 50 euro al giorno per chi non ha ricevuto tempestivamente la comunicazione di richiamo;
- 50 euro al giorno per il ritardo nella consegna dell’auto sostitutiva;
- 20 euro al giorno per il ritardo nella sostituzione dell’Airbag;
L’ADUSBEF, unitamente ad altre Associazioni di Consumatori, sta raccogliendo i dati di tutti i consumatori che si trovino in queste condizioni affinché ottengano la giusta tutela dopo questo Provvedimento del Giudice.
Ma non finisce qui !!!!
I proprietari delle autovetture coinvolte hanno diritto al risarcimento dei danni per il mancato utilizzo del proprio veicolo difettoso, un aspetto non coperto dall’azione inibitoria predetta ed Adusbef intende avviare altra clamorosa class action con l’obiettivo di ottenere un risarcimento economico per i seguenti danni:
- 1. Danno patrimoniale da fermo tecnico del veicolo quantificabile in 25,00 euro per ogni giorno di inutilizzo dell’auto per il proprietario;
- 2. Danno non patrimoniale derivante dal danno psicologico (patema d’animo) sofferto dai proprietari delle autovetture Citroën C3 e DS3, causato dalla paura di subire gravi lesioni fisiche a seguito del malfunzionamento dell’airbag difettoso. Tale danno include anche la limitazione della vita quotidiana e delle relazioni personali. Quantificato in 1000 euro una tantum per ciascun proprietario.
Potete contattare la sede più vicina e farmi assistere da uno dei 175 Delegati Adusbef presenti sul territorio https://www.adusbef.it/sedi/campania info@studiolegaledebottis.com