“Città sane”, rinnovato l’accordo col Ministero della Salute

“Città sane”, rinnovato l’accordo col Ministero della Salute

13 Marzo 2022 0 Di La Redazione

Il Ministero della salute e l’Associazione Rete Italiana Città Sane OMS hanno sottoscritto, in questi giorni, un Protocollo d’intesa che rinnova, per tre anni, la collaborazione intercorsa con i precedenti Accordi dell’11 giugno 2015 e del 16 maggio 2018 nell’ambito della promozione della salute e della prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili.

L’accordo mira a proseguire le azioni volte a sostenere l’integrazione tra i progetti e i programmi dei Comuni aderenti alla Rete e quelli delle Aziende sanitarie e degli altri attori del territorio per la realizzazione di iniziative per la promozione della salute e lo sviluppo di condizioni ambientali che favoriscano sani stili di vita, contribuendo, così, alla realizzazione degli obiettivi del Programma “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari” (DPCM 4 maggio 2007) e del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025 (Intesa Stato–Regioni del 6 agosto 2020).

La Rete Italiana Città Sane OMS, Associazione senza fini di lucro di Comuni Italiani, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e inserita nel circuito europeo delle città sane (Healthy Cities), è da tempo impegnata a livello europeo, nazionale e locale nella promozione della mobilità sostenibile, della sana alimentazione, dell’attività fisica e del contrasto alle disuguaglianze di salute, supportando politiche locali volte a creare comunità resilienti e ambienti salutari. La Rete ha anche contribuito alle attività del Tavolo di lavoro ministeriale su Città e Salute (Urban Health), che ha elaborato il Documento di indirizzo per la pianificazione urbana in un’ottica di Salute Pubblica – Urban Health, adottato con Accordo Stato-Regioni del 22 settembre 2021.

Barbara Cittadini  presidente Aiop: “Nostre strutture sostengono l’attività della CRI in favore della popolazione ucraina”.

“Il conflitto Russo-Ucraino è una ferita al cuore dell’Europa e non può non farci sentire direttamente coinvolti, umanamente e civilmente. Per questo abbiamo sentito il bisogno di farci parte attiva nel sostegno che il nostro Paese sta offrendo in questa drammatica situazione, garantendo il nostro pieno sostegno all’azione della Croce Rossa Italiana”. E’ quanto affermato da Barbara Cittadini, presidente di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata, che aggiunge: “Gli ospedali sono presidi di salute, sono un fronte di aiuto irrinunciabile. Come Aiop, quindi, abbiamo rivolto un forte appello alle nostre strutture affinché si mettano a disposizione, su tutto il territorio nazionale, per aiutare la popolazione ucraina in fuga dalla guerra”.

Cittadini continua: “Siamo pronti ad assicurare l’accoglienza, il soccorso e l’assistenza a chi sta scappando dalla guerra. Un sostegno concreto, il nostro, che vuole e deve sostanziarsi nell’erogazione da parte delle singole strutture associate ad Aiop delle prestazioni sanitarie necessarie, come vaccini, tamponi, visite mediche, l’assistenza sanitaria, anche specialistica e complessa. Un aiuto che abbiamo voluto, altresì, valorizzare come a Aiop Nazionale, con una prima donazione di 50.000 euro alla Croce Rossa Italiana”.

“Ho invitato, inoltre, i nostri Presidenti delle sedi Regionali e delle Province Autonome a prendere contatti con i rispettivi Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome – precisa Cittadini – per conoscere quali misure logistico-organizzative stanno approntando a favore delle popolazioni colpite dalla guerra e comprendere insieme quale possa essere il miglior supporto che le strutture associate, presenti in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, possono offrire, coinvolgendo in questo modo la nostra base associativa in un’azione di solidarietà sanitaria ed economica robusta e ben organizzata”.

Per Cittadini “occorre moltiplicare gli sforzi: dal punto di vista sanitario la situazione è gravissima ed è urgente adoperarsi per finanziare e sostenere con ogni mezzo le attività a supporto della popolazione civile colpita dal conflitto, per la gestione dei profughi presenti in Ucraina e per quelli che stanno cercando riparo nei Paesi vicini”.

 

“Quanto sta avvenendo – prosegue – necessita un impegno importante del nostro Paese e del nostro Servizio Sanitario Nazionale, al quale, sia nel quotidiano che nei momenti più gravi, Aiop e le sue strutture associate non hanno mai fatto mancare il proprio contributo”.

Aiop, infine, ricorda le diverse iniziative di trasporto di farmaci e presidi medici che in queste ore, grazie al supporto finanziario e non solo delle proprie strutture, stanno avendo luogo, soprattutto nei territori di confine agli scenari di guerra.

Cittadini conclude: “Nei momenti di crisi, l’Italia è sempre stata capace, storicamente, di dare il meglio di sé e di essere generosamente attiva, dimostrandosi un Paese coeso e solidale, soprattutto, nei confronti dei più deboli e disorientati. Anche questo infausto appuntamento con la storia, come componente di diritto privato del SSN e, sono certa, anche come Paese, ci vedrà altrettanto coinvolti a sostegno della Pace”.