Claudio Ripa se ne va e con lui uno degli ultimi miti della subacquea italiana

Claudio Ripa se ne va e con lui uno degli ultimi miti della subacquea italiana

26 Maggio 2024 Off Di Gaetano Milone

 

Ha scritto la storia, da protagonista, del pionierismo, della subacquea nazionale dando lustro alla Campania intera.

 Ha raggiunto ieri, all’età di 91 anni, i suoi amici d’avventura, primi fra tutti Ennio Falco primatista mondiale in apnea e con autorespiratore,  ed Enzo Maiorca di cui quest’anno si festeggiano i cinquant’anni dal Record mondiale di immersione al Vervece, presente Claudio Ripa.

Una vita intera spesa in mare, corallaro in Sardegna con gli amici di straordinarie avventure nelle profondità degli abissi, campione del mondo di pesca subacquea, scopritore di tesori di archeologia subacquea nei Campi Flegrei. 

Chi scrive ha avuto il privilegio di essergli amico e condividerne le lunghe estati trascorse a Massa Lubrense dove il discorso cadeva sempre sul Vervece, lo scoglio a meno di un miglio dal porto di Marina della Lobra dove nel lontano 1974, il sub siracusano Enzo Maiorca ottenne il record del mondo di immersione in apnea, raggiungendo gli 87 metri di profondità. 

”Trent’anni fa, ma sembra ieri tanto il ricordo di quella impresa;  prima esaltante e poi sfortunata ( il riferimento è al primo tentativo del record), è scolpito nel mio cuore”- scriveva Claudio Ripa a presentazione dell’opuscolo per i trent’anni dal record che preparammo insieme ad un vasto programma di manifestazioni ( Enzo Maiorca presente a Massa Lubrense) nei locali della Pro Loco,   “Come si dice nelle circostanze che fanno storia, quando Enzo Maiorca tentò di conquistare il primato mondiale di profondità in apnea, io c’ero”.  

Quest’anno festeggiamo il cinquantesimo anniversario del record, Claudio Ripa, assente giustificato, verrà ricordato con una propria “pietra” sul “suo” Vervece,  accanto ai suoi amici, Enzo Maiorca, Raffaele Pallotta d’Acquapendente, Luigi Ferraro, Ennio Falco, Giuseppe Marandola, i “Tridenti d’Oro di Ustica scomparsi,da Folco Quilici a  Jacques Cousteau, da Amedeo Maiuri a Jaques Piccard da Duilio Marcante ad Alberto Novelli ai numerosi  ragazzi morti in mare per accarezzarne sogni e passione.

 “ Per noi – ha spiegato il notaio Giancarlo Iaccarino, Presidente del Circolo Nautico Marina della Lobra di Massa Lubrense, Claudio Ripa, socio storico del nostro sodalizio, ha rappresentato un esempio di sport,  uomo sempre schietto e leale abituato sempre a dire la verità, che ha rischiato più volte la vita,  riuscendo miracolosamente a sopravvivere sfidando gli abissi in epoca del pionierismo della subacquea”-

 “ Un pezzo di storia della subacquea e di Massa lubrense che va via”. Cosi il sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli. “ Un amore immenso per il nostro mare e per questo paese hanno accompagnato tutta la vita di Claudio Ripa”. 

 Al rito funebre che si è svolto ieri, sabato 25 maggio, nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio, a Posillipo erano presenti tra gli altri, il prof. Emerito, Giancarlo Carrada, luminare di biologia marina, il prof. Vincenzo Saggiomo, vicepresidente Fondazione Dohrn ex direttore Stazione Zoologica, prof. Giancarlo Bracale, Presidente Circolo Canottieri Napoli, Ing. Giovanni Capasso, Presidente Circolo Ilva Bagnoli, Pasquale Sansone Presidente emerito della Federazione Fips, pioniere delle attività subacquee, storico sommozzatore della Stazione Zoologica, Mario Rosiello, pioniere delle attività subacquee Archeologo subacqueo, sommozzatore della Stazione Zoologica, Gianfranco D’Amato, imprenditore già campione italiano fotografia subacquea, sommozzatori dei Carabinieri, della Lega Navale di pozzuoli, del Centro Subacqueo Napoletano, Centro Immersioni Massa Lubrense. 

Alla moglie, Eliana, ai figli Valentina e Roberto un abbraccio commosso dalla redazione tutta di “tuttosanita.com”.