Codice della Strada, Sip: serve chiarimento, le terapie non sono come droghe

Codice della Strada, Sip: serve chiarimento, le terapie non sono come droghe

19 Gennaio 2025 Off Di La Redazione

La recente riforma del Codice della Strada ha sollevato un allarme nella Società Italiana di Psichiatria (SIP), che esprime preoccupazione per le implicazioni di questa legge riguardo ai pazienti in cura psichiatrica. Secondo la SIP, l’interpretazione delle nuove normative rischia di equiparare le terapie farmacologiche prescritte ai pazienti psichiatrici a sostanze stupefacenti, creando confusione e potenziale danno per milioni di italiani in trattamento con psicofarmaci. “Antidepressivi, ipnoinducenti, ansiolitici e tutte le principali terapie per pazienti con malattia mentale non possono essere considerate alla stregua di sostanze stupefacenti,” affermano i rappresentanti della SIP.

“Le cure psichiatriche vengono somministrate sotto prescrizione medica e devono essere gestite in modo adeguato dallo specialista, che ha il compito di adattare la posologia per ottimizzare il rapporto tra efficacia e effetti sedativi. Un provvedimento che non faccia distinzioni rischia di discriminare ulteriormente le persone con disturbi mentali e di compromettere l’adesione alle terapie”. Il comitato esecutivo della SIP, con a capo la presidente Liliana Dell’Osso, sottolinea che le evidenze cliniche dimostrano come, in determinate condizioni, sia più sicuro mettersi alla guida dopo aver assunto una terapia psichiatrica sotto controllo medico, rispetto a chi non assume cure e si trova in uno stato di malessere mentale. “Le ricerche scientifiche sono chiare: chi è in trattamento con antidepressivi, ad esempio, ha un rischio inferiore rispetto a chi non è curato o è in stato di grave malattia mentale,” commenta la presidente.

La SIP, quindi, sollecita l’intervento urgente dei ministri competenti e chiede di essere convocata al tavolo tecnico che ha elaborato la riforma. L’obiettivo è correggere la normativa affinché vengano tutelati i diritti e la salute dei pazienti, escludendo dalla normativa i cittadini che assumono psicofarmaci sotto indicazione medica. Emi Bondi, presidente uscente della SIP, aggiunge: “Vogliamo evitare che si crei una situazione in cui le persone in trattamento psichiatrico si sentano costrette a interrompere le terapie per paura delle ripercussioni sul piano legale. Chiediamo pertanto che siano esentati da questa norma coloro che assumono tali sostanze terapeutiche come prescritto da un medico”.Il rischio, secondo gli esperti, è che l’errata interpretazione delle nuove disposizioni del Codice della Strada possa avere effetti devastanti sull’aderenza alle cure psichiatriche, già compromessa da pregiudizi e stigmatizzazione. La SIP ribadisce quindi la necessità di un chiarimento urgente per evitare discriminazioni nei confronti dei pazienti psichiatrici e garantire loro il diritto a curarsi in tranquillità.

 

 

 

Fonte:https://www.doctor33.it/articolo/63286/codice-della-strada-sip-serve-chiarimento-le-terapie-non-sono-come-droghe