Colecistectomia, a Sorrento i migliori specialisti a confronto
28 Gennaio 2024Un parterre d’eccezione al Circolo dei Forestieri di Sorrento in occasione del Memorial, proff. Salvatore Franzese ed Enrico Fregola “30 anni di Colecistectomia Laparoscopica: dove Siamo” organizzato dal primario del reparto di chirurgia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento, Pietro Gnarra.
Presenze di spessore, il meglio dei medici professionisti del settore, Mauro Muto , direttore sanitario degli ospedali riuniti della penisola sorrentina, infermieri professionali ( in prima fila Lucia De Maio caposala del Pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia) a “raccontare le proprie esperienze di medici in prima linea capaci di coniugare i “vecchi” insegnamenti con l’evoluzione tecnologica al servizio della medicina.
“ Molte persone soffrono di calcolosi della colecisti – ha spiegato il professor Vincenzo Landolfi, durante il suo intervento – e quando la malattia diventa acuta, l’unica possibilità terapeutica è l’intervento chirurgico. Tale intervento viene considerato semplice e routinario ma purtroppo può essere gravato, per cause di variabili anatomiche, da lesione delle vie biliari che può comportare addirittura il ricorso al trapianto del fegato. Oggi – conclude il prof. Landolfi viene condotto in laparoscopia anche perché le immagini sono ingrandite ed il chirurgo opera al meglio”.
Di grossa modestia, l’intervento del prof. Francesco Corcione che ha descritto ai colleghi più giovani come è facile sbagliare in sala operatoria, mostrando i suoi pochissimi errori in una carriera di grande successi.
Particolarmente concreto l’intervento di Emiliano Esposito, rappresentante sindacale dei medici di base che ha sottolineato, tra l’altro l’importanza della diagnosi precoce dell’approccio del Medico di Famiglia con il paziente chirurgico con patologia della colecisti.
Giovanni Mensorio, Consigliere regionale e Presidente della Terza Commissione Attività Produttive della Regione Campania, presente al convegno sull’argomento “Ospedale Unico in Penisola Sorrentina” all’indomani della richiesta di danni da parte della Regione Campania al comune di Sant’Agnello, che ha di fatto bloccato con voto contrario del consiglio comunale, l’iter procedurale per l’inizio dei lavori, ha esordito con un “bisogna ascoltare le ragioni di tutti”. “la politica deve dare delle risposte, soprattutto se esistono tempi di recupero. Bisogna instaurare un serio dibattito soprattutto in funzione delle necessità del territorio”.
Al dott. Giovanni Fregola, figliuolo del prof. Enrico, oggi dopo un lungo periodo in forza a Villa Betania a Napoli, nello stesso ospedale che vide l’opera prestigiosa dell’illustre papà abbiamo chiesto che ricorda degli insegnamenti del prof. Enrico. “ Prima di andare a Napoli, a Villa Betania, voleva che io almeno per un’ ora dovevo stare in compagnia degli infermieri. Un insegnamento mai dimenticato da un uomo che insieme al prof. Savatore Franzese ha scritto la storia della chirurgia a Castellammare di Stabia ed in Penisola sorrentina.
(Le foto sono di Antonino Fattorusso)