Colon irritabile, dagli USA un nuovo rimedio
27 Giugno 2019Si tratta di un elettrostimolatore elettrico monouso alimentato a batteria che, posizionato dietro l’orecchio del paziente, pare cstia dando buoni risultati.
L’incidenza e la prevalenza della sindrome dell’intestino irritabile sono variabili a seconda della definizione. Dal momento che la IBS non mostra un quadro patologico dai contorni ben definiti, è difficile determinare dati significativi, e l’effettiva prevalenza resta incerta. Oscilla tra il 2,5 e il 25 %, a seconda dei criteri che definiscono il quadro patologico. In America è stato approvato il primo dispositivo medico per alleviare il dolore addominale funzionale causato dalla sindrome dell’intestino irritabile (IBS) nei giovani di età compresa tra gli 11 e i 18 anni. Ne ha dato la comunicazione la Food and Drug Administration (Fda) statunitense lo scorso 7 giugno.
«Questo dispositivo offre un’opzione sicura per il trattamento di adolescenti che soffrono di dolore da IBS attraverso l’uso di stimolazione di alcuni nervi» spiega Carlos Peña, direttore dell’Office of Neurological and Physical Medicine Devices della FDA. Si ritiene che la stimolazione dei fasci nervosi all’interno e attorno all’orecchio offra sollievo dal dolore da IBS, una patologia associata a diversi sintomi, come dolore ripetuto all’addome e cambiamenti nei movimenti intestinali.
L’IB-Stim, questo il nome del dispositivo, è un elettrostimolatore elettrico monouso alimentato a batteria che, posizionato dietro l’orecchio del paziente, stimola i rami di alcuni nervi cranici ininterrottamente per 5 giorni tramite impulsi a bassa frequenza. Dopo 5 giorni viene sostituito e i pazienti possono continuare a usarlo, insieme alle altre terapie per l’IBS, per un massimo di 3 settimane. L’approvazione della FDA è giunta in seguito a uno studio clinico che ha coinvolto 50 ragazzi (11-18 anni) con IBS: 27 partecipanti sono stati trattati con l’IB-Stim, mentre i restanti 23 hanno ricevuto un dispositivo placebo. Il dolore è migliorato maggiormente a seguito dell’uso di IB-Stim rispetto a quanto osservato con il dispositivo placebo.
In particolare, alla fine della terza settimana il dolore usuale è diminuito nel 52% dei pazienti trattati con IB-Stim, contro il 30% di quelli trattati con placebo, mentre il dolore più grave è diminuito nel 59% e nel 26%, rispettivamente. Il dispositivo è controindicato per i pazienti con emofilia, con pacemaker cardiaco o con diagnosi di psoriasi volgare. «L’azione odierna riflette il nostro impegno costante nel far avanzare lo sviluppo di dispositivi medici pediatrici in modo che i bambini e gli adolescenti abbiano accesso a dispositivi medici sicuri ed efficaci che soddisfano le loro esigenze» afferma Peña.