Con Bonus psicologo risparmi per 312 milioni sul lavoro
17 Aprile 2024Il bonus psicologo, solo nel 2022, ha fatto risparmiare al sistema pubblico 312 milioni di euro in termini di giorni di assenza lavorativa per malattia evitati, e questo a fronte di un investimento pubblico per la misura pari a 25 milioni di euro.
Lo stima all’ANSA Angelo Compare, professore ordinario di Psicologia clinica all’Università di Bergamo, che ha partecipato allo studio PsyCARE sull’impatto e il costo-efficacia del bonus psicologico, presentato oggi dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop) in conferenza stampa alla Camera dei deputati.
Dallo studio – realizzato dal Cnop in collaborazione con le Università di Milano Bicocca, Bergamo, Catania, Palermo, Pavia e La Sapienza di Roma – emerge che grazie al bonus psicologo diminuiscono i sintomi, aumenta la produttività lavorativa, sono ridotti gli accessi al medico di base e l’utilizzo di farmaci.
Il bonus, spiega Compare, è “innanzitutto un investimento”. E lo dimostrano i dati relativi al 2022: “L’investimento sul bonus è stato di 25 milioni nel 2022 – spiega l’esperto -. Coloro che hanno fruito del bonus psicologo e che erano lavoratori erano 21.360. Considerando che la richiesta media di giorni di malattia al mese per malessere psichico è pari a circa 5 giorni, per un importo pari a 1220 euro, e moltiplicando tale cifra per 12 mesi, possiamo evidenziare come 312 milioni di euro sia stato il ritorno di investimento in termini di riduzione dei giorni di assenza dal lavoro grazie all’effetto bonus. Quindi, in termini di costo e benefici, bisogna rapportare 25 milioni di costo per le casse pubbliche contro un ritorno di 312 milioni, solo di costi diretti”. A ciò, prosegue, si sommano i “costi indiretti, cioè la produttività che abbiamo visto avere avuto un ritorno e un aumento del 14% ma che non abbiamo quantificato economicamente”.
L’indagine evidenzia che il bonus psicologico ha aperto le porte alla terapia soprattutto a persone che non ne avevano mai usufruito: il 72% non era in cura al momento della richiesta e, tra i nuovi pazienti, quattro su cinque (81%) non si erano mai recati da un terapeuta prevalentemente per motivi economici.
Sul campione di oltre duemila coppie paziente-terapeuta che hanno aderito al progetto PsyCARE, il 43% risponde di aver saputo del bonus psicologo attraverso la televisione o i social media. Tra le principali motivazioni della richiesta di aiuto, i sintomi psicologici (58,3%) e le relazioni in famiglia (39,4%). L’intervento funziona sulla riduzione dei sintomi: -45% per quelli di ansia a fine trattamento e -38% al follow-up; -24% a fine trattamento e -20% al follow-up per la depressione. Rilevanti i dati relativi all’impatto degli interventi sulla produttività dei pazienti.
Tra chi ha usufruito del bonus si osserva infatti una significativa diminuzione del numero di giornate di lavoro perse a causa di problemi legati alla salute mentale: cinque giorni in un mese, che secondo i dati Eurostat sul costo del lavoro equivalgono a circa 1.200 euro risparmiati al mese per persona.
Numeri che se parametrati alle persone con analoghi problemi nell’intera popolazione italiana porterebbero ad un impatto economico pari ad oltre l’1% del Pil del Paese. Significativa, inoltre, la diminuzione del numero di accessi al medico di base e sul consumo degli antidolorifici. Tra le richieste per migliorare la misura, quella di maggiori stanziamenti per aumentare le sedute e una semplificazione nel processo di adesione.
“Siamo soddisfatti nel vedere che la misura del bonus ha un impatto significativo sulla qualità della vita di coloro che ne usufruiscono”, afferma la vicepresidente del Cnop e docente di Psicologia all’Università di Milano Bicocca, Laura Parolin. Il progetto di rilevazione “è ancora in corso – precisa Parolin, coordinatrice del progetto PsyCARE – ma i dati raccolti sino ad oggi su oltre duemila coppie di pazienti e terapeuti, ci dicono che i cambiamenti positivi persistono anche a sei mesi dopo la fine degli interventi”. Necessari, però, maggiori stanziamenti: “solo il 14% dei richiedenti ha potuto accedere alla misura”, afferma Parolin. Per il presidente del Cnop, David Lazzari “importante è anche il giudizio di chi ha usufruito del bonus: il 53% si sente fortemente migliorato e il 36% migliorato, parliamo di 9 persone su 10. Ma il bonus è un tassello di una rete, che deve includere – conclude – la psicologia scolastica e lo psicologo di base, come tre vertici di un triangolo”.