Concorsone, la Fp-Cgil Salerno denuncia: l’Asl non rispetta le procedure
10 Maggio 2024Dei 62 vincitori del concorsone, alla convocazione in Regione Campania si sono presentati solo 51 medici che hanno scelto i posti disponibili nelle seguenti Aziende SSR:
Asl Avellino n.1
Asl Napoli 3 Sud n.9
AO Moscati Avellino n.6
AO Colli Napoli n.5
AO Cardarelli n.2
Asl Napoli 1 Centro n.7
Asl Caserta n.6
Asl Napoli 2 Nord n.4
Asl Salerno n.11
AO San Pio Benevento 0
AO San Sebastiano Caserta 0
AOU Ruggi d’Aragona Salerno 0
Antonio Capezzuto, segretario generale, e Massimiliano Voza, coordinatore medici e dirigenza sanitaria Asl Salerno della Fp Cgil Salerno, riguardo al “Concorso unico regionale per il reclutamento di numero 363 posti di dirigente medico per la disciplina di medicina d’emergenza urgenza”, denunciano ancora una volta che alla Fp Cgil Salerno sono giunte doglianze da parte di molti medici specializzandi che sospettano di non essere stati ammessi in quanto iscritti a scuole di specializzazione affini alla disciplina messa a bando, ma non pedissequamente alla disciplina in oggetto.
Tutto ciò nonostante i chiarimenti forniti con nota numero 40367 dell’8.8.2019 dalla Direzione generale del ministero della Salute, nella quale si precisa che sicuramente possono essere ammessi alle procedure concorsuali pure gli specializzandi iscritti a scuole di specializzazione equipollenti o affini alla disciplina messa a bando, come di fatto avviene nelle altre regioni d’Italia, ma non è avvenuto nel caso nel concorsone regionale gestito dagli uffici dell’Asl Salerno.
Pertanto, la nostra Organizzazione sindacale ha chiesto ai competenti uffici dell’Asl Salerno di rivalutare il caso per evitare ingiuste esclusioni, ma nessuna risposta è pervenuta in merito, e i risultati sono deludenti a partire dalla provincia di Salerno che vede solo 11 medici per l’Asl Salerno e addirittura 0 per il “Ruggi d’Aragona”.
La mancata applicazione di questa norma è stata invece accolta per il concorso di Gastroenterologia, dove l’Asl, accogliendo la nostra tesi, ha riammesso 72 medici specializzandi inizialmente esclusi.
Dunque non comprendiamo come lo stesso intervento non sia avvenuto per il concorsone regionale per i pronto soccorso, dove gli esclusi, in tutto, sarebbero poco meno di 200.
Chiediamo pertanto che venga fatta luce su questa ipotesi e si rivaluti la posizione di questi medici esclusi.
Tutto ciò non far ben sperare per il mantenimento dei Livelli Essenziali Assitenziali in tutte le strutture dove erano previsti i posti messi a bando e di sicuro vanifica lo sforzo messo in piedi dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per arginare con unico concorsone il rischio collasso dei pronto soccorso di gran parte della Regione Campania.