Congresso Anmco, l’aumento della prospettiva di vita grazie alla prevenzione
14 Aprile 2024L’aspettativa di vita è aumentata significativamente negli ultimi decenni grazie agli enormi progressi realizzati nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie. La più evidente dimostrazione della efficacia di queste azioni è data dalla riduzione della mortalità per malattie dell’apparato cardiovascolare.
Basti pensare che negli anni ’80 una persona colpita da infarto miocardico aveva il 18% di probabilità di morire entro i primi trenta giorni, mentre oggi grazie a moderne terapie farmacologiche e soprattutto a interventi efficaci come l’angioplastica coronarica tempestiva questa percentuale si è ridotta al 6%.
I grandi progressi della cardiologia, oltre all’aumento dell’attesa di vita, hanno anche notevolmente migliorato la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie cardiovascolari croniche come la cardiopatia ischemica e lo scompenso cardiaco, riducendo di molto le ospedalizzazioni.
Nonostante questo, le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte in Italia, così come in tutto il mondo occidentale, ove si stima che vi siano ogni anno circa 17,9 milioni di decessi riferibili ad esse. In Italia le malattie cardiovascolari sono responsabili del 35.8% di tutti i decessi (32.5% negli uomini e 38.8% nelle donne), superando i 230.000 casi annui.
La ricerca scientifica, da sempre molto attiva in Cardiologia, ha recentemente introdotto in terapia farmaci innovativi, che si sono dimostrati particolarmente efficaci nel migliorare la sintomatologia e nel ridurre la mortalità per patologie cardiovascolari.
In sintesi, con la razionale terapia del diabete e delle dislipidemie, che sono i più importanti fattori di rischio cardiovascolare, sono notevolmente migliorate sia la qualità che l’attesa di vita.
Inoltre, il progresso tecnologico ha reso disponibili sistemi sempre più sicuri ed efficaci nel trattamento mininvasivo di patologie cardiache, come le valvulopatie che fino a non molto tempo fa richiedevano interventi cardiochirurgici complessi.
Resta ovviamente fondamentale il ruolo della prevenzione, in cui si registrano, è doveroso ricordare, ancora inammissibili ritardi, in particolare nell’educazione sanitaria.
Di questo si discuterà nel prossimo Congresso dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) della regione Campania, che si terrà domani, lunedì 15 e martedì 16 aprile al Lloyd’s Baia Hotel di Salerno. Più di 200 cardiologi provenienti da tutti gli ospedali della Campania e non solo, con il supporto di esperti di fama internazionale affronteranno i temi caldi nell’ambito delle malattie cardiovascolari.
Francesco Vigorito, Cardiologo Interventista dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno” e presidente dell’ANMCO Campania dichiara: “È vero che grazie ai progressi in campo farmacologico e interventistico si riesce a migliorare la prognosi dei pazienti cardiopatici, ma è anche vero che stiamo assistendo a un preoccupante aumento dell’incidenza delle malattie cardiovascolari. È solo un’apparente contraddizione.
Più persone ogni anno si ammalano e questo è dovuto all’aumento di fattori di rischio quali diabete e ipercolesterolemia e a uno stile di vita dannoso per cattive abitudini alimentari e scarsa attività fisica. Di qui l’importanza della prevenzione. Il Congresso ANMCO Campania rappresenta un appuntamento importante rivolto non solo alla comunità scientifica cardiologica, ma anche a medici di discipline diverse per fare il punto sui temi relativi alla prevenzione cardiovascolare, alle nuove opportunità terapeutiche attualmente disponibili e all’implementazione delle linee guida cardiologiche internazionali”.