Coronavirus, al Cotugno un possibile contagiato sputa sui sanitari
11 Marzo 2020La Cisl: “In un momento come questo, dove il personale sanitario tutto è sottoposto a turni di lavoro massacranti, con rischi professionali notevoli, non si può consentire che episodi del genere accadano”.
Un paziente, per nulla tale, che ritiene di non essere assistito adeguatamente mentre al Cotugno attende di essere sottoposto al tampone per verificare l’eventuale positività al Covid-19. La reazione (inqualificabile, bestiale, irrazionale, cattiva, delinquenziale…) di sputare addosso al medico ed all’infermiere. Questi gli ingredienti di una vicenda di ordinaria “coronofollia” che si è svolta ieri sera nel nosocomio di malattie infettive di Napoli.
Bene ha fatto il direttore generale dell’Azienda ospedaliera dei Colli, Maurizio Di Mauro, a parlare di un gesto paragonabile ad un atto violento come quello di chi punta la rivoltella e spara per uccidere. Se dovesse trovare conferma la positività al coronavirus della persona, in effetti, di uso di arma, per quanto impropria, si tratta.
Unanime la condanna del gesto da parte di tutta la sanità campana. Queste Organizzazioni sindacali – si legge nella nota, a firma congiunta, del segretario della Cisl-Fp di Napoli, Luigi D’Emilio e del segretario Cisl-Madici di Napoli, Aniello Pietropaolo – stigmatizzano il grave episodio verificatosi nella notte tra il 10 e l’11 marzo nel PS dell’Ospedale Cotugno, dove un Medico ed un Infermiere in servizio sono stati aggrediti da un paziente, sospetto Covid 19, che li assaliti con sputi e spintoni. Solo il pronto intervento dell’Infermiere, il quale si frapponeva tra l’aggressore e la dottoressa, evitava danni peggiori”.
“In un momento come questo – prosegue la nota – dove il personale sanitario tutto è sottoposto a turni di lavoro massacranti, con rischi professionali notevoli, non si può consentire che episodi del genere accadano.
Nell’esprimere piena solidarietà ai colleghi e nell’assicurare loro l’assistenza legale gratuita, chiediamo alle Istituzioni di garantire la sicurezza dei lavoratori e l’ordine pubblico, anche con presidi straordinari da attivare nei nosocomi coinvolti nell’assistenza di PS al COVID 19, ed in particolare all’Ospedale Cotugno.