Coronavirus, “Lontani ma vicini”
17 Marzo 2020Uno spazio di ascolto che fa da contenitore a pensieri, riflessioni, paure e timori che inevitabilmente questa situazione può attivare in studenti, docenti e famiglie.
Da ieri più di 700 ragazzi si sono rivolti allo sportello online “Lontani ma vicini” su Diregiovani.it, gestito da un team di 30 psicoterapeuti dell’età evolutiva dell‘Istituto di Ortofonologia (IdO) al servizio di scuole e famiglie. Le domande hanno spaziato su tutto il vivere quotidiano, stravolto dall’emergenza coronavirus. Anche gli adulti hanno chiesto aiuto o informazioni, tra questi una professoressa ed una psicologa esterna. “I ragazzi ci chiedono delucidazione sulle restrizioni ad uscire”, spiega il team IdO. Tra le domande più frequenti si legge “Per quanto durerà l’emergenza? Posso andare a trovare il mio fidanzato? Di notte si può uscire?”. “Noi accogliamo le loro domande e nel rispondere ricordiamo quello che è stato ribadito dai siti ufficiali del Governo e dal decreto. Cerchiamo di fornire loro un contenimento all’insofferenza, alla rabbia e alla frustrazione”.
Una professoressa si è rivolta allo sportello “Lontani ma vicini” perché’ “si lamentava della circolare mandata dalla sua Dirigente rispetto a una visita d’istruzione programmata. Sosteneva che in questo momento è assurdo pensare a questo, quando c’è un’emergenza. Noi – fanno sapere gli psicoterapeuti –
proviamo a motivare il punto di vista dell’altro, stemperando gli animi e invitando a pensare in modo positivo. Ci sintonizziamo sempre con lo stato emotivo di chi si rivolge allo sportello. Infine, ci ha scritto una psicologa che, complimentandosi del nostro servizio, ci ha chiesto informazioni su come attuarlo perché vorrebbe riprodurlo.
“Lontani ma vicini” è, infatti, uno spazio di ascolto che fa da contenitore a pensieri, riflessioni, paure e timori che inevitabilmente questa situazione può attivare in studenti, docenti e famiglie. Lo sportello di ascolto dell’IdO con Diregiovani.it si pone come risposta alla circolare dell’Organizzazione mondiale della sanità che ricorda: “Se ti senti sopraffatto contatta uno psicologo!”.
Durante una crisi è “normale sentirsi tristi, stressati, confusi, spaventati o arrabbiati. Parlare con le persone di cui ti fidi può aiutare – consiglia l’Oms – chiama amici e familiari. Contatta un operatore sanitario o uno psicologo se ti senti sopraffatto”. Questo appello non è rimasto inascoltato, l’Istituto di Ortofonologia c’è ed è a disposizione di quanti hanno bisogno di aiuto per gestire lo stress durante la pandemia di coronavirus o semplicemente per capire cosa fare e come comportarsi.