Coronavirus, nel carcere di Salerno sospesi i colloqui
8 Marzo 2020La tutela della salute di chi, per causa di forza maggiore, vive in spazi ristretti. Questa la motivazione del provvedimento che non è bastata ad evitare la rivolta.
Colloqui sospesi da domani nel carcere “Antonio Caputo” di Salerno per l’emergenza sanitaria da coronavirus e ieri sera un centinaio di detenuti della prima sezione della struttura ubicata in località Fuorni, ha inscenato una protesta dando fuoco prima ai materassi e subito dopo armati di spranghe di ferro ricavate dalle brande hanno distrutto un piano della struttura. Poi i detenuti hanno divelto le inferriate dei finestroni e sono riusciti salire anche sul tetto.
La rivolta, protrattasi per quattro ore, è rientrata solo in tarda serata, al termine di una trattativa estenuante che ha visto protagonisti i rappresentanti delle forze dell’ordine e i vertici della casa circondariale.
Al centro della protesta la decisione del Ministero della Giustizia di vietare i colloqui personali con i familiari nell’ambito delle iniziative intraprese per ridurre i rischi da contagio da coronavirus.
Grande tensione non soltanto all’interno ma anche all’esterno della struttura dove erano presenti familiari dei detenuti, soprattutto donne, preoccupate per la misura restrittiva sulle visite.