Coronavirus, “Perché non si autorizzano i policlinici per la lettura dei tamponi?”
14 Marzo 2020Flora Beneduce: “Occorre aprire subito agli ospedali universitari, che sono dotati di attrezzature idonee, per decongestionare il Cotugno e ridurre così le liste di attesa”.
“Dopo le nostre ripetute sollecitazioni, la Regione è riuscita a farsi autorizzare quali centri per l’esame dei tamponi il Moscati di Avellino e il Ruggi d’Aragona di Salerno. Ma la pandemia da Covid-19 avanza in tutta la Campania e l’unica arma che abbiamo e scoprire prima chi è infetto. Perché non si autorizzano i laboratori dei due policlinici napoletani?”. Se lo chiede Flora Beneduce, consigliere regionale di Forza Italia e componente della Commissione Sanità della Campania, che già nei giorni scorsi aveva richiamato l’attenzione del presidente della Regione De Luca sulla possibilità di estendere la rete dei tamponi anche all’Università “Federico II” e alla “Vanvitelli”.
“Siamo in piena emergenza. Il picco si avrà a giorni anche nella nostra regione. Occorre aprire subito ai policlinici che sono dotati di attrezzature idonee per decongestionare il Cotugno e ridurre così le liste di attesa”, rincara.
“Se non si rafforza la rete dei laboratori si rischia seriamente di mettere a repentaglio la salute degli operatori sanitari e di tutta la comunità. I pazienti già in regime di ricovero, ad esempio, devono ricevere al più presto il riscontro del tampone. Ne va dell’incolumità propria, degli altri degenti, dei loro familiari e di tutto lo staff medico. Un rischio già concreto in alcuni ospedali per via delle attese troppo lunghe”, spiega la consigliera azzurra.
“Aver aggiunto l’ospedale San Paolo, peraltro ancora in allestimento, al Cotugno non basta. Fare quanti più tamponi nel minor tempo possibile è l’unica arma che abbiamo per fermare la pandemia in Campania e nei nostri ospedali – conclude Beneduce – il presidente De Luca ascolti le nostre sollecitazioni come ha fatto con il Moscati ed il Ruggi. Subito l’esame dei tamponi anche nei due policlinici”.