Corydalis Cava
20 Gennaio 2019La pianta ha effetto calmante ed efficace azione lenitiva nelle sintomatologie dolorose di varia natura. Assolutamente vietato il fai-da-te, perché in dosi elevate può risultare pericolosa.
È conosciuta come colombina cava ma il nome scientifico è Corydalis cava, ovvero, Cordiale. È un erba perenne dai fiori bianchi, rosei o porporini con un grosso sperone, raccolti in un racemo terminale. Cresce in zone submontane nei luoghi ombrosi dove fiorisce da marzo a maggio. Ha un tubero giallo con radici su tutta la superfice, che diventa precocemente cavo all’interno; esso contiene un olio vegetale, una resina, molti alcaloidi quali coridalina, coribulbina, isocuribulbina, coridina, coricavina, protopina, uguale alla fumarina e alla bulbocapnina. Data la presenza contemporanea di tante sostanze diverse è difficile stabilire con esattezza i diversi singoli effetti farmacologici, la più attiva sarebbe la bulbocapnina che abolisce o mitiga il senso del dolore, agisce sul cuore e sulla respirazione, attiva la secrezione lacrimale e la salivazione. Si è tentato di utilizzare questa pianta nella cura del morbo di Parkinson, in cui agisce da calmante come pure nella paralisi agitante; ha anche un’azione anestetica simile a quella della morfina. I tuberi sono adoperati in infuso o decotto dalla medicina popolare come sedativi e narcotici, ma data la loro tossicità se ne sconsiglia l’uso perché l’ingestione di dosi troppo elevate può portare alla morte per paralisi cardiaca e respiratoria.
Insomma, meglio affidarsi a prodotti di erboristeria già dosati e pronto per l’uso, piuttosto che a creazioni casalinghe che potrebbero risultare estremamente dannose e pericolose.