Covid, al Moscati di Aversa partono le cure con il plasma iperimmune
17 Novembre 2020Il dottor Franco Pacciolla: “La terapia di cui è già conosciuto il beneficio consiste nel raccogliere il plasma del sangue dell’infettato guarito, sangue ricco di anticorpi, trasfondendolo nel paziente ammalato”.
Mentre l’attenzione mondiale è rivolta alla “scoperta” di un vaccino, realizzato dalla società americana Pfizer, che al 90 per cento dovrebbe garantire l’immunità dal contagio al Coronavirus ( è bene essere a conoscenza dei metodi di conservazione -70 gradi e che la somministrazione deve avvenire su soggetti sani), dopo esperimenti in parecchi ospedali e cliniche del nord a (soprattutto Padova e Pavia), ora, finalmente, anche in Campania, al Moscati di Aversa, con autorizzazione dell’Aifa, partono le cure al terribile virus, col plasma iperimmune, tanto che è incominciata la ricerca dei donatori.
“La terapia di cui è già conosciuto il beneficio – spiega il dottor Franco Pacciolla – consiste nel raccogliere il plasma del sangue dell’infettato guarito, sangue ricco di anticorpi, trasfondendolo nel paziente ammalato. È una immunoterapia presente nella letteratura mondiale della Immunologia. Attualmente ci sono centri di ricerca che stanno sintetizzando in laboratorio le proteine anti corporale simili a quelle presenti nel sangue (anticorpi). Una soluzione o meglio, una cura, si spera, definitiva che riesca a bloccare il diffondersi del terribile virus, che negli ultimi tempi, anche e soprattutto in Campania, sta mietendo numerose vittime e mettendo in serie difficoltà il Sistema sanitario regionale”.