Covid, gli effetti della terapia antitrombotica
8 Novembre 2021Secondo quanto conclude lo studio ACTIV-4B pubblicato su Jama e firmato da Jean Connors del Brigham and Women’s Hospital di Boston, e colleghi, né aspirina né apixaban, rispetto al placebo, riducono gli eventi avversi cardiovascolari o polmonari nei pazienti stabili con Covid-19 sintomatico seguiti in ambulatorio.
I partecipanti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1:1:1 ad aspirina (81 mg per via orale una volta al giorno; n=164 pazienti), apixaban a dose profilattica (2,5 mg per via orale due volte al giorno; n=165), apixaban a dose terapeutica (5 mg per via orale due volte al giorno; n=164) o placebo (n=164) per 45 giorni. L’indicatore primario di efficacia era un composito di mortalità per tutte le cause, tromboembolia venosa o arteriosa sintomatica, infarto miocardico, ictus o ospedalizzazione per cause cardiovascolari o polmonari. «La terapia antitrombotica si è dimostrata utile nei pazienti ricoverati in condizioni acute con Covid-19, ma in questo studio aspirina e apixaban (Eliquis) non hanno ridotto la mortalità per tutte le cause e neppure la frequenza di tromboembolia sintomatica venosa o arteriosa, di infarto miocardico, di ictus o di ospedalizzazione per cause cardiovascolari o polmonari nei pazienti ambulatoriali con Covid-19» scrivono gli autori. E per questo ACTIV-4B, uno studio randomizzato in doppio cieco con placebo progettato per studiare l’efficacia della terapia anticoagulante e antiaggregante nella prevenzione della trombosi in 7.000 pazienti ambulatoriali sintomatici con Covid-19, è stato interrotto anzitempo su suggerimento del comitato di monitoraggio dati e sicurezza della sperimentazione dopo l’arruolamento di 657 (circa il 9%) dei 7.000 partecipanti.
E in un editoriale di commento Otavio Berwanger, direttore dell’Academic Research Organization, Hospital Israelita Albert Einstein, a San Paolo in Brasile, scrive: «ACTIV-4B è il primo studio controllato a generare prove solide sugli effetti della terapia antitrombotica in pazienti ambulatoriali con Covid-19. Va notato che nonostante la buona progettazione il suo limite principale resta il basso numero di eventi che implica, di conseguenza, un limitato potere statistico. Ciononostante, considerando i risultati neutri per i principali esiti cardiopolmonari in confronto al placebo, l’uso di aspirina o apixaban nella gestione dei pazienti ambulatoriali con Covid-19 non dovrebbe essere raccomandato».
Fonte: DoctorNews33