Covid, sicuri i vaccini a mRNA?
19 Marzo 2022
In genere sono lievi e di breve durata gli effetti avversi dei vaccini mRNA per il COVID-19, secondo i risultati di un ampio studio sulla somministrazione di quasi 300 milioni di dosi appena pubblicato su The Lancet Infectious Diseases.
A dicembre 2020 due vaccini COVID-19 a mRNA sono stati autorizzati per l’uso negli Stati Uniti, e per verificarne la tollerabilità abbiamo analizzato i dati di sorveglianza raccolti durante i primi 6 mesi del programma di vaccinazione sia attraverso il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), programma statunitense per la sicurezza dei vaccini gestito dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e la Food and Drug Administration (FDA), sia con v-safe, uno strumento sviluppato dai CDC durante la pandemia che consente ai cittadini di segnalare con lo smartphone il proprio stato di salute dopo il vaccino anti-CoVID-19» spiega la prima autrice Hannah Rosenblum del team di risposta COVID presso i Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta. Dei 298,7 milioni di dosi di vaccini mRNA somministrati negli Stati Uniti durante il periodo di studio, VAERS ha ricevuto 340.522 segnalazioni di eventi non gravi, eventi gravi ma non mortali e decessi con percentuali rispettive del 92,1%, 6,6% e 1,3%. Da v-safe, invece, i ricercatori segnalano che il 71% circa dei 7,9 milioni di vaccinati ha riportato reazioni locali o sistemiche, più di frequente dopo la seconda dose rispetto alla prima. «Il monitoraggio della sicurezza dei vaccini mRNA COVID-19, più completo di qualsiasi altro nella storia passata, fornisce dati solidi e rassicuranti» scrivono in un editoriale di commento Matthew Krantz ed Elizabeth Phillips della Vanderbilt University School of Medicine di Nashville in Tennessee.
E concludono: «Anche se circa un individuo su 1.000 vaccinati può avere un effetto avverso, nella maggior parte dei casi si tratta di eventi non gravi. Per gli eventi avversi di maggiore entità, invece, è rassicurante sapere che non ci sono state segnalazioni diverse da casi di miopericardite e anafilassi, manifestazioni note in associazione ai vaccini mRNA».