Covid, stop a “tampone selvaggio”
3 Settembre 2021In tempi di pandemia, il che equivale a dire in tempi di crisi acute del sistema e non solo di quello sanitario, succede sempre che c’è chi trova il modo di guadagnarci a scapito della collettività. E successo, e non poteva essere diversamente anche per presidi sanitari anticovid: dalle mascherine ai disinfettanti; dai farmaci ai tamponi.
Proprio per questi ultimi la soluzione calmieratrice già avviata dal Governo, potrebbe proseguire a seguito dall’intesa stipulata dal Ministero della salute con le associazioni dei farmacisti (Federfarma, Assofarm, FarmacieUnite). La durata del provvedimento giù in vigore fissata al 30 settembre potrebbe slittare, infatti, secondo un emendamento al decreto sul Green pass approvato dalla Commissione Affari costituzionali della Camera, al 30 novembre.
L’accordo prevede la somministrazione dei test antigenici rapidi a costi calmierati, per venire incontro alle necessità della popolazione. In particolare, la “remunerazione complessiva per le farmacie è di 15 euro (Iva esente) per ogni test eseguito” ma quando “la somministrazione del test è a favore di minori di età compresa tra i 12 e i 18 anni”, il costo a “carico degli utenti” dovrà essere entro “un massimo di 8 euro” – in questo caso ci sarà una copertura da parte pubblica di 7 euro, mentre per la “popolazione di età maggiore o uguale a 18 anni” i costi per il cittadino saranno “nella misura di 15 euro”.