Covid, trapianti e trapiantati in regione Campania
7 Novembre 2020Presidente Aitf Francesco Martino:” Esistono grandi inadempienze che hanno caratterizzato le politiche sbagliate poste in essere da talune direzioni strategiche delle Aziende sanitarie”.
Sulla delicata tematica dei trapianti d’organi l’ordine del giorno della riunione in videoconferenza del tavolo tecnico delle O.d V. accreditate presso il Crt (Centro Regionale Trapianti della Campania) alla quale L’Associazione Trapiantati di Organi- Aitf – Caserta, parteciperà lunedì prossimo.
“Ancora una volta, il sodalizio di “Terra di Lavoro” farà sentire chiara e forte la voce dei numerosi trapiantati di organi, assistiti nei nosocomi della regione, i quali hanno certamente molto da dire sulle “ristrettezze” riservate loro in questi tempi di Covid 19” dichiara il presidente Franco Martino. “Vero è – aggiunge il presidente Aitf – che l’intero sistema sanitario è messo enormemente sotto pressione in questo brutto periodo; e questo, responsabilmente, ben lo si comprende. Non a caso si cerca in tutti i modi di manifestare concreta vicinanza e solidarietà a chi, a ogni livello, è impegnato in prima linea. Ma è altrettanto vero che la pandemia in atto, con le sue drammatiche conseguenze, sta mettendo completamente a nudo le notevoli inadempienze che hanno caratterizzato le “politiche sbagliate” poste in essere da talune direzioni strategiche in questi ultimi anni”. Inadempienze e ritardi manifestate attraverso discutibili scelte strategiche che non hanno mai voluto tenere nella giusta considerazione la qualità dell’assistenza da riservare a pazienti “fragili” quali sono appunto i trapiantati di organi. “E ora – prosegue il dottor Martino – a causa di ciò, trapiantati, dializzati etc. ne stanno subendo amaramente le conseguenze; accolti, quando va bene, in ambienti promiscui, in preda al terribile “dubbio Amletico”: rischiare di morire contagiato dal Covid 19, oppure scegliere di morire rinunciando ad essere assistiti in ospedale? Tutto ciò è ancora più grave, se si considera che tutto ciò si verifica in dispregio di chiare disposizioni e circolari emesse dalla stessa direzione generale per la tutela della salute e per il coordinamento del sistema sanitario regionale che, purtroppo, sono state completamente ignorate”.
“A poco o nulla, infatti – conclude Martino – hanno portato le numerose recriminazioni delle associazioni, talvolta seguite anche a interventi operati dallo stesso coordinatore del Crt, Professor Antonio Corcione, il quale, ad onor del vero, è più volte intervenuto nei confronti delle direzioni generali di Asl e Aorn per indurle a rispettare tali norme e istituire ambienti dedicati da unificare a percorsi multidisciplinari, la cui realizzazione rimane la sola cosa da fare per prestare una dignitosa assistenza di Follow up a tali pazienti. Soprattutto in contesti come quello che stiamo vivendo”.