Covid, un algoritmo per misurarne la trasmissibilità al chiuso
19 Ottobre 2020Un algoritmo previsionale di rischio di propagazione del coronavirus in ambienti chiusi. Lo sta realizzando la Sima (Società italiana di medicina ambientale). “I dati raccolti in singole aule scolastiche, uffici, sale d’attesa e locali, con dispositivi che monitorano i principali parametri di qualità dell’aria negli ambienti indoor, saranno utilizzati per costruire un modello relativo al rischio di contagio da Covid-19 in tempo reale, tenendo conto di numerose variabili, come la struttura e la tipologia degli ambienti, il loro affollamento, il tempo di permanenza, la ventilazione e i parametri microclimatici”. Così Alessandro Miani, presidente Sima, descrive il progetto ‘Apri’ per quantificare i livelli di rischio di infezione da Covid-19 negli ambienti indoor, da casa a scuola, così come nei luoghi di lavoro e locali aperti al pubblico.
“Sarà quantificato anche l’impatto prodotto da interventi di miglioramento della qualità dell’aria, dai semplici ricambi d’aria fino all’installazione di apposite tecnologie di ventilazione meccanica controllata o purificazione. La diffusione di Covid-19 e i suoi effetti letali nelle aree a elevato inquinamento atmosferico hanno ulteriormente evidenziato il problema della qualità dell’aria e il suo impatto sulla salute”.