Crescere è un gioco (III parte)
9 Settembre 2019Stando con i coetanei si impara a difendersi, ad aggirare un ostacolo, a distinguere uno scherzo da un’offesa, a fare la pace, a capire le intenzioni degli altri, a convincere.
La valenza sociale del gioco infantile rappresenta un aspetto evolutivo ed educativo cruciale, perché consente ai bambini di compiere esperienze che difficilmente potrebbero fare con gli adulti. Per esempio, imparare a giocare con gli amici insegna la reciprocità, la sollecitudine, la cooperazione molto più rapidamente di quanto non succeda con i grandi. Questo avviene perché con i coetanei i bambini si trovano su un piano di parità e devono assumersi maggiori responsabilità per intraprendere e mantenere un’interazione armoniosa. Nel fare una buca nella sabbia, nel partecipare alla costruzione di un castello o nel rispondere all’accusa di un amico secondo cui “così non vale” i bambini non possono fare affidamento nel fatto che gli altri si assumano tutto l’impegno dell’interazione, come possono invece fare con gli adulti, più saggi e comprensivi.
Anche nei giochi di finzione, la suddivisione delle parti e i temi affrontati sono più vicini alle esigenze dei bambini. Stando con i coetanei si impara a difendersi, ad aggirare un ostacolo, a distinguere uno scherzo da un’offesa, a fare la pace, a capire le intenzioni degli altri, a convincere.
I coetanei possono insegnare queste abilità grazie al sentimento di uguaglianza che li accomuna. Sebbene raramente i bambini si “istruiscano” a vicenda, essi imparano osservando i comportamenti degli altri. Durante tutta l’infanzia, i bambini cercano il confronto, si paragonano a vicenda e sollecitano i commenti di amici e compagni. In questo modo essi man mano approfondiscono la conoscenza di sé e degli altri e sono incoraggiati a cimentarsi in compiti che altrimenti non affronterebbero.
Insomma, i bambini hanno proprio bisogno di spazi – fisici e mentali – da gestire in autonomia, dove possano muoversi seguendo i propri tempi e le proprie inclinazioni. Bisogna quindi sfruttare ogni occasione per dare loro questa possibilità.
Più che una semplice attività ricreativa, dunque, il gioco, nelle sue
molteplici forme, è una creazione indispensabile per entrare in con
tatto col mondo, esplorare i diversi ruoli sociali, imparare abilità, acquisire una propria identità, regolare e curare i conflitti psicologici, costruire
un rapporto di continuità nelle relazioni.
Per un bambino, il gioco e la vita si sovrappongono e si completano!
Tre indicazioni per i genitori per facilitare la crescita dei bambini attraverso il gioco:
- Rilassatevi e consentite loro di sporcarsi e ruzzolarsi
- Elogiate i loro pasticci, a meno che non siano grossi guai
- Lasciate che risolvano le dispute con i compagni di gioco in autonomia, senza intervenire tra genitori a meno che non ravvisiate questioni di sicurezza.*Psicologa-psicoterapeuta