Criticità personale Dea Vallo della Lucania-Agropoli
10 Gennaio 2021Giovanni Pastore: “In tale condizione occorre reclutare le unità mancanti anche mediante, vista l’urgenza, lo scorrimento di graduatorie in essere e avvisi pubblici ad horas per le zone disagiate”.
“Le precarie condizioni di lavoro in cui versano i reparti Covid del Dea Vallo della Lucania-Agropoli impongono una immediato reclutamento eccezionale. Gli addetti ai lavori sono stremati per l’eccessivo carico di lavoro conseguente al perdurare della pandemia in atto, che allo stato sembra non arrestarsi e nel contempo sono messi a dura prova, con carenza abnorme di organico e conseguente mancato affiancamento di professionisti esperti” – afferma il coordinatore Fp-Cisl Giovani Andrea Pastore.
“È, altresì, innegabile che i lavoratori sono costretti ad effettuare numerose ore di straordinario che effettuano con spirito di sacrificio e abnegazione al lavoro, ma che influisce negativamente in quanto incidono sulle possibilità concrete di recupero psicofisico. Allo stato attuale risultano in dotazione: presso il PO di Agropoli, in Terapia Intensiva: 14 infermieri con 6 posti letto di terapia intensiva e 4 di sub-intensiva; presso il PO di Agropoli, in Malattie infettive: 11 infermieri di cui 3 arruolati mediante reclutamento della protezione civile, i cui contratti sono in scadenza rispettivamente 2 il 18 gennaio e 1 unità il 31 gennaio e 3 infermieri che dalla Medicina di Urgenza di Vallo aiutano a coprire i turni; presso il PO di Vallo, nel reparto Covid: 8 infermieri con 12 posti letto tra media -bassa intensità, sub intensiva, intensiva e ginecologia. Occorrono nell’immediato reclutare almeno: 8 unità infermieristiche presso la Terapia Intensiva del PO di Agropoli, 8 unità infermieristiche presso l’UOC Malattie Infettive del PO di Agropoli e di altrettante 8 unità infermieristiche presso l’UO Covid del PO di Vallo” – aggiunge.
“In tale condizione occorre reclutare le unità mancanti anche mediante, vista l’urgenza, lo scorrimento di graduatorie in essere e avvisi pubblici ad horas per le zone disagiate” – conclude Pastore.