“Cross Sciences MediCina”, continua la collaborazione tra il Ruggi di Salerno e l’Associazione Culturale cinese Longsha
6 Marzo 2024Prosegue la collaborazione tra Italia e Cina, nell’ambito del progetto “Cross Sciences MediCina”, stipulato tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno e l’Associazione Culturale Longsha, presieduta da Jian Xiao, relativo alla formazione congiunta con gemellaggio tra i due Paesi di culture notoriamente diverse.
Nell’aula multimediale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria la Direzione strategica, medici e rappresentanti dell’Università degli studi di Salerno hanno accolto i nuovi ed ulteriori 34 medici cinesi che dovranno continuare il percorso di formazione, di osservazione e di informazione all’interno dei reparti, con il supporto del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”.
“Il Ruggi è molto lieto di continuare questo rapporto fruttuoso e importante con la Cina, iniziato qualche anno fa, che rappresenta un’opportunità per entrambi – ha dichiarato il direttore generale Vincenzo D’Amato – Nella nostra Azienda Ospedaliera si assicurano in molteplici ambiti dell’assistenza prestazioni di qualità, oltre a una notevole attività di ricerca scientifica, per il perseguimento di obiettivi centrati sull’umanizzazione delle cure, sull’impegno e sulla passione per il nostro lavoro”.
“C’è una profonda sinergia tra i nostri Paesi – ha aggiunto D’Amato – non bisogna chiudersi all’interno della propria Azienda ma avere più ampie prospettive e i medici che hanno già ultimato il percorso nei nostri reparti, sono tornati in Cina arricchiti di una nuova esperienza professionale ed umana e ci hanno lasciato, a loro volta, ricchi di nuovi saperi”.
“L’ Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno – ha concluso il direttore – con questo progetto di scambio culturale mostra la volontà di voler superare i propri confini geografici, uscire dalle proprie mura, essendo disponibili ad apprendere dal mondo cinese che adotta una profonda digitalizzazione delle strutture al fine di gestire ospedali enormi, così come i medici cinesi guardano con ammirazione la nostra
attitudine ad andare incontro alle esigenze del paziente, favorendone il benessere”.