Da una tragedia il dono della vita
21 Agosto 2019A Pozzuoli nella notte – grazie al grande gesto di solidarietà della famiglia – sono stati prelevati gli organi da un giovane di 22 anni, convolto in un terribile incidente che ha posto fine alla sua esistenza.
Tre diverse equipe mediche sono arrivate all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli per eseguire il prelievo degli organi da un giovane di 22 anni deceduto nella giornata di ieri, a seguito di un incidente stradale verificatosi lo scorso venerdì 16 agosto a Pozzuoli. Grazie al consenso della famiglia del ragazzo, nella giornata di ieri l’equipe dei medici e infermieri guidata dal dott. Francesco Diurno (nella foto allegata) ha effettuato l’osservazione della morte celebrale e avviato le procedure per il prelievo degli organi. Le equipe giunte nella notte da tre diversi ospedali italiani e campani hanno prelevato il cuore, i reni, il pancreas e il fegato.
Dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord “A nome di tutto il personale dell’ASL Napoli 2 Nord esprimo il cordoglio per la famiglia del ragazzo che, nonostante tutti i nostri sforzi, non è riuscito a sopravvivere alle conseguenze del grave incidente verificatosi lo scorso venerdì. Voglio anche ringraziare i familiari per la generosa scelta di donare gli organi del proprio caro. Grazie a questo gesto cinque pazienti gravemente ammalati potranno tornare ad avere una vita normale. Si tratta di piccoli miracoli che è possibile realizzare anche in virtù della competenza e professionalità dei medici e degli infermieri del Santa Maria delle Grazie.”
La procedura di donazione ha previsto – come per legge – una valutazione della morte cerebrale del paziente da parte di un collegio di tre medici: un medico legale, un medico rianimatore ed un neurofisiopatologo. La procedura di osservazione della morte cerebrale è stata fatta nel reparto di Terapia Intensiva del Santa Maria delle Grazie, effettuando un elettroencefalogramma della durata di oltre trenta minuti, ripetuto per tre volte in sei ore e di ulteriori test ripetuti più volte. La legge italiana in tema di accertamento di morte è la più severa e completa d’Europa.