Dagli USA nuovo rimedio per la cefalea a grappolo
10 Giugno 2019La Food and Drug Administration (Fda) comunica l’approvazione del trattamento della cefalea a grappolo episodica negli adulti a base di iniezioni di galcanezumab.
Ovviamente non si tratta di una cura definitiva ma del primo farmaco, approvato dall’ente di controllo statunitense, in grado di ridurre la frequenza degli attacchi, assumibile tramite auto iniezione da parte del paziente una volta al mese in dosi da 300mg.
La cefalea a grappolo – come si legge nella nota della Fda – è una forma di mal di testa che alterna periodi di remissione a periodi di forti attacchi, solitamente concentrati in particolari momenti della giornata, e che presenta una sintomatologia molto nutrita: dagli occhi iniettati di sangue alla lacrimazione eccessiva, dall’abbassamento della palpebra alla congestione nasale e sudorazione facciale, sino a momenti di irrequietezza e agitazione. Gli episodi possono verificarsi anche più volte al giorno, con una durata che varia dai 15 minuti alle 3 ore.
L’efficacia del galcanezumab è stata dimostrata tramite uno studio clinico eseguito su 106 pazienti, misurandone il numero medio di cefalee a grappolo nell’arco di tre settimane e confrontando le variazioni rispetto al gruppo sotto placebo. I pazienti in trattamento con galcanezumab hanno riportato in media 8,7 episodi in meno rispetto all’inizio del trattamento, rispetto ai 5,2 testimoniati dal gruppo di controllo con placebo. L’ente di controllo riferisce il rischio di reazioni di ipersensibilità legate all’uso di galcanezumab, al manifestarsi delle quali il trattamento deve essere interrotto. L’effetto collaterale più comunemente sperimentato è stato il manifestarsi di reazioni sul punto di iniezione.