Dal 4 maggio test su 150mila cittadini

Dal 4 maggio test su 150mila cittadini

26 Aprile 2020 0 Di La Redazione

 

Arcuri: “Le Regioni hanno dichiarato di avere una disponibilità di 47 milioni di mascherine nei loro magazzini. Quindi siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che serviranno a gestire la fase 2”.

 

Presidi di tutela personale, si va verso l’autosufficienza. La gara per i test sierologici si è conclusa ieri, quattro giorni prima del previsto e vi hanno partecipato 72 aziende. Lo ha annunciato il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, nella conferenza stampa di ieri mattina alla Protezione civile. “Dal 4 maggio potremmo iniziare l’indagine sui primi 150mila cittadini organizzati in un campione che abbiamo strutturato insieme all’Inail e all’Istat per anagrafe, zona, censo – ha spiegato Arcuri – e il vincitore non solo è quello che ha confermato di avere l’insieme degli otto requisiti di qualità che il Comitato tecnico-scientifico aveva posto alla base di questa gara, ma ha deciso che questi test debbano essere offerti a titolo totalmente gratuito. Dunque siamo riusciti a ottenere la migliore offerta sul mercato oggi esistente e contemporaneamente a non gravare sulle casse dello Stato”.

Per quanto riguarda l’app il commissario ha sottolineato: “Non solo sarà pubblica, italiana e rispetterà tutte le norme sulla privacy, ma progressivamente arriverà a essere costruita intorno al diario sanitario di tutti i cittadini che intenderanno utilizzarla e quindi sarà uno strumento non solo di informazione e alert ma di politiche sanitarie da remoto”.

“Le Regioni hanno dichiarato di avere una disponibilità di 47 milioni di mascherine nei loro magazzini. Quindi siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che serviranno a gestire la fase 2” ha fatto sapere Arcuri durante la conferenza stampa.

“Un grande Paese non può dipendere per sempre dalle importazioni e dalle guerre commerciali – ha rimarcato Arcuri – noi siamo un Paese del G7, la seconda manifattura d’Europa e mai come in questo periodo abbiamo dimostrato di essere un Paese straordinario: con Cura Italia Incentivi ieri sera erano 106 le imprese che hanno ricevuto l’approvazione del loro programma di investimento, 5 hanno già sottoscritto con i nostri uffici un contratto e ci stanno rifornendo delle loro mascherine. Inoltre – ha concluso – abbiamo sottoscritto un accordo con due grandi imprese italiane che stanno producendo 51 macchine utensili che serviranno a produrre da 400mila a 800mila mascherine al giorno: dunque non solo la riconversione o l’implementazione di nuovi impianti con Cura Italia, ma anche l’acquisto da parte dello Stato delle macchine che servono a produrre questi dispositivi. Arriveremo a produrne almeno 25 milioni al giorno. Insomma, lo Stato c’è ed è tornato a investire con forza in uomini, strutture, tecnologie e dotazioni con un semplice obiettivo, quello di garantire a tutti i cittadini un diritto fondamentale alla salute che è scolpito nella Costituzione”.