Dante Rizzo: “La Kickboxing è disciplina e volontà”
15 Novembre 2022La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?
Indubbiamente il periodo dello stato di emergenza ha segnato la vita non solo degli sportivi ma di tutte le persone in generale che hanno dovuto variare tutte le proprie abitudini ed adattarsi a tutto ciò che era necessario per contrastare la diffusione del virus. Personalmente ho cercato sin da subito di seguire nel migliore dei modi le indicazioni date dal Governo tramite i DPCM che uscivano regolarmente, ho limitato al massimo gli spostamenti, usato i dispositivi di protezione individuale ed adattato tutte le precauzioni possibili per evitare il contagio. Fortunatamente ad oggi il virus mi ha risparmiato. L’attività sportiva ne ha risentito parecchio ma non ho mai lasciato i miei allenamenti, facendo tutto ciò che potevo in casa e quando autorizzato all’aperto, cercando di mantenere uno standard fisico adeguato sempre e comunque.
Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?
Le restrizioni date dal Governo per fronteggiare l’avanzata e la diffusione del virus sono state veramente dure ed hanno messo a dura prova il mondo del cosiddetto sport minore. Nella mia specialità è successo che molte attività si sono fermate, molti agonisti non hanno avuto la possibilità di continuare a mantenere i propri standard atletici, ricordiamo che per far bene nella Kickboxing un buon 70% del lavoro è dato dalla preparazione fisica/atletica ed un 30% dalla tecnica, quindi chi non ha avuto la possibilità di curare la propria forma troverà molte difficoltà adesso nel tornare all’agonismo (questo dal punto di vista degli atleti). Da un punto di vista dei gestori dei centri sportivi, associazioni e palestre, chi non aveva una solida e consolidata situazione economica alle spalle è stato costretto a chiudere. Bollette, affitti e spese mensili erano diventate insostenibili quindi c’è stato chi non riuscendo ad onorarle è stato costretto a chiudere vanificando i propri sogni, le proprie aspettative e naturalmente il tutto anche a discapito dei propri atleti che si sono trovati senza un team che li supportasse.
Chi è stato a spingerla all’attività agonistica? o si è trattato di una folgorazione magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Io sono stato sin da piccolo affascinato dal mondo delle arti marziali, sono cresciuto con il mito di Bruce Lee, Van Damme, Chuck Norris ed ho iniziato lo studio del Karate,Lo Ju jitsu tradizionale e poi mi sono innamorato della Kickboxing. La Kickboxing è il mio sport, la adoro perché oltre a conoscere al meglio le tecniche di attacco e difesa devi costruire un fisico perfettamente allenato e funzionale per poter ottenere dei risultati eccellenti nelle competizioni sportive. Lo Sport da combattimento mi ha dato tanto, ho vinto due titoli mondiali e sono stato per svariati anni campione italiano nella mia categoria di peso ed oggi cerco di trasmettere ciò che io ho imparato ai miei allievi.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
La forza di volontà è tutto. Senza di essa non si va da nessuna parte, nello sport come nella vita. La volontà per me è fissarsi un obiettivo ed impegnarsi al massimo per poterlo raggiungere. La volontà per me è la capacità di saper affrontare tutto ciò a cui la vita ti mette davanti senza mai abbatterti ma trovando il modo di perseverare e mettercela tutta. La volontà per me è il motore che ti permette di “camminare”. Senza di essa saremo delle persone inutili, senza uno scopo e vuote.
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?
Indubbiamente di impegnarsi e di studiare. La Kickboxing è disciplina e (per ricollegarci alla domanda precedente) volontà. Bisogna essere disciplinati nell’alimentazione, nella preparazione atletica, nello studio e ripetizione delle tecniche, bisogna avere una metodica e non dare mai nulla per scontato perché, naturalmente, ogni tecnica ha la sua contro tecnica e non bisogna mai farsi trovare impreparati.