Dati Eurostat, in Italia sempre meno medici
7 Febbraio 2022Ma quale pletora medica. Se c’era, si è dissolta. I dati Eurostat ripresi da Openpolis certificano che rispetto agli altri paesi europei il numero di medici ogni 1000 abitanti in Italia è crollato a 4 (rispetto ai 6 di 20 anni fa) in un contesto di stabilità della popolazione.
Inoltre, rivela che i medici di famiglia sul totale dei professionisti nel nostro paese sono pochi: ben più numerosi sono in Portogallo e pure in Francia. Come tendenza, nei grandi servizi sanitari nazionali i Mmg tendono ad essere di più quando dipendenti, mentre tanti convenzionati si trovano nei paesi con mutue. La ricerca sui ventisette stati membri parte dall’assunto che più medici danno più risposte in tempo di pandemia. E scopre che in Europa ci sono sacche sovrappopolate ed altre sorprendentemente sguarnite come il Flevoland, polder danese a due passi da Amsterdam grande poco meno della Val d’Aosta ma ben servito. Ma scopre soprattutto che nel nostro paese c’è stato un crollo della “classe medica” negli ultimi 20 anni, che questo crollo è spiccato al Nord e non si ferma, e che sulle cause non tutto è chiaro, ad esempio non sembra esserci nesso con il blocco degli stipendi nella dipendenza pubblica. Se a fronte di 20 anni di stagnazione in Italia nei paesi dell’Est il reddito è raddoppiato, in Grecia e Portogallo quello stesso reddito è crollato.
Partiamo da lontano, dal Duemila, da quegli anni in cui ancora tanti pensavano che l’Italia avrebbe continuato a sfornare un surplus di laureati in Medicina e specialisti in camice. Il rapporto Ocse Health Data del 2002 segnalava che il nostro paese con sei abilitati alla professione ogni 1000 abitanti era il primo in Europa per densità di medici. In Germania ce n’erano 3,6 per mille residenti, in Francia 3,3 come in Spagna, nel Regno Unito solo 1,8. Il nostro paese aveva una sovrabbondanza oggettiva rispetto agli altri servizi sanitari pubblici (Spagna, Gran Bretagna) ed in relazione al numero di infermieri. Quindici anni dopo, i dati Eurostat rivelavano che l’Italia aveva posto in atto una politica di contenimento delle lauree: i medici erano scesi a 5 ogni 1000 abitanti, in Germania erano saliti a 4, in Francia a 3,5 e nel Regno Unito erano saliti a 3. Ma attenzione: in ciascuno di questi tre paesi per ogni medico c’erano nel 2015 tre infermieri, mentre in Italia la proporzione era di 1,2 infermieri per medico. Nel Sud Europa, due paesi – Grecia e Portogallo – ci avevano superati e i greci disponevano sulla carta di oltre 6 medici per 1000 abitanti.
I nuovi dati Eurostat, riferiti al 31 dicembre 2021, fotografano a valle della pandemia da Covid-19 una situazione ancora leggermente diversa: nell’Unione Europea la densità di medici – che hanno raggiunto 1,8 milioni in tutto il continente ormai privo del Regno Unito – è cresciuta da 3,7 a 3,9 ogni mille abitanti. La Grecia si è mantenuta sui 6,16 medici/1000 abitanti, il Portogallo la tallona a 5,5 con l’Austria subito dietro. Il Belgio, che denunciava una “pletora” come noi, è sceso a 3, ed anche l’Italia continua a scendere con i suoi 4, meno dei 4,5 di Germania e Francia, e meno della Spagna. La cifra fin qui include tutti i medici con licenza di esercitare, al lavoro, in pensione o all’estero. Ma la ricerca Eurostat valuta anche l’incidenza dei medici di medicina generale sul resto degli iscritti all’albo. E qui scopriamo che in paesi come la Grecia solo il 6% del totale è impegnato sul territorio; al contrario, in Portogallo è medico di famiglia (dipendente) il 40% del totale dei medici, percentuale massima in Europa; in Belgio lo è il 37%, in Francia il 35%, e in questo caso si tratta di convenzionati con mutue di categoria -lo Stato detta solo le regole dei convenzionamenti -mentre in Italia e Germania i medici di medicina generale si attestano intorno al 17%. Sono tanti invece gli specialisti; ma se, il nostro paese ormai è in linea con la Germania per numero di medici, non lo è per il numero di altri professionisti sanitari.
La ricerca Openpolis mira a mettere in relazione la qualità della risposta alla pandemia con la disponibilità di personale sanitario e di medici: quest’ultima cresce con dinamiche non del tutto intuitive. La densità di medici in Europa si concentra intorno alle grandi capitali (ma non in tutte le metropoli). Da noi, ad esempio, la massima rispetto agli abitanti (5 per mille) si raggiunge nel Lazio, intorno a Roma, in Sardegna ed in Liguria, dove l’età media dei residenti è alta. L’Austria, che per densità di medici è tra noi e la Grecia, confina con un Sud Tirolo che per l’Italia ha la più bassa densità insieme a tutto il nostro bacino alpino. E il Nord Italia ha densità basse, più vicine a quelle del Regno Unito che a quelle di stati a noi limitrofi, solo ieri presi ad esempio di “nordica” parsimonia ancor più che di buona programmazione.
Fonte:DoctorNews33