De Luca “commissaria” Postiglione
20 Aprile 2024L’arte dell’impossibile. Pensavamo di averle viste tutte ma bisogna riconoscere che di fronte alle fantasie, politiche ed amministrative, del presidente De Luca tutto diventa relativo.
Non appena, infatti, credi di aver intuito i criteri ispiratori della sua conduzione, ecco che il governatore tira fuori dal suo personalissimo cilindro di prestigiatore la mossa a sorpresa che rimette tutto in discussione e respinge quei criteri in un mare di nebbie nelle quali diventa difficile, se non impossibile, districarsi. Certo, alla base di quest’ultima azione politico-amministrativa c’è una dose massiccia di cinismo, in grado di far impallidire persino quello “stai sereno” – di renziana memoria – che precedette la “deflorazione” di quell’anima candida di Enrico Letta. Ma non si tratta solo di questo e veniamo ai fatti.
Con insolito provvedimento amministrativo di queste ore, avente ad oggetto “richiesta di collaborazione e supporto”, il direttore generale tutela della salute e coordinatore del sistema sanitario regionale – al secolo avvocato Antonio Postiglione – chiede ad alcuni manager delle Asl campane di fornire un supporto operativo. Vale a dire che il coordinatore chiede ai propri coordinati di collaborarlo e supportarlo. Stupefacente! Senza tema di smentite, siamo in presenza di “un’autodeflorazione” palesemente indotta.
“ In ragione delle crescenti incombenze che investono le competenze della scrivente Direzione ,ivi comprese collegate alla realizzazione dei processi attuativi del PNRR e alle procedure in atto dirette alla fuoriuscita della Regione Campania dal Piano di Rientro ,vista la carenza di personale che registra questa Struttura si individuano le SS.LL .affinché vogliano fornire un supporto operativo alla scrivente e alle Unità Dirigenziali di questa Direzione Generale”.
Queste le motivazioni addotte per chiedere il pronto intervento dei “tre moschettieri del re”: il direttore generale del Cardarelli, Antonio D’Amore, che si occuperà dell’Assistenza ospedaliera, con particolare riguardo al Piano regionale ospedaliero; il direttore generale dell’Asl Na 1 Centro, Ciro Verdoliva, che si occuperà della Prevenzione collettiva e della Sanità pubblica ma anche, insieme ai colleghi del “triumvirato”, della Rete ospedaliera; il direttore generale dell’Asl di Salerno, Gennaro Sosto, che curerà le materie afferenti alla macroarea dell’Area distrettuale.
Tutto questo, inutile girarci intorno, suona come una sonora bocciatura dei dirigenti regionali che, nelle more degli interpelli, si occupavano dei settori “commissariati”. Dirigenti che di fatto, si badi bene, era stato lo stesso De Luca ad individuare.
Ma vuoi vedere che, alla fine, tra autocommissariamenti vari ed autodeflorazioni, De Luca si è autobocciato senza accorgersene? E, a questo punto, in un sussulto di coscienza, si autodimetterà? Sono in tanti a sperarlo, soprattutto i malati di questa regione.