De Luca e la sanità del Sannio
18 Febbraio 2019In occasione dell’apertura di ‘Città Europea del Vino 2019’, a Benevento, il governatore della Campania ritorna sul tasto sanità rispondendo alla lettera aperta della Lonardo.
Com’è nel suo stile, Vincenzo De Luca le cose non le manda a dire e, nel capoluogo sannita, a margine della manifestazione sul vino, risponde per le rime alle considerazioni della senatrice Sandra Lonardo sulle condizioni dell’Azienda ospedaliera Rummo e della sanità nel territorio. Diretto il primo affondo: “Non è raccapricciante il Rummo è raccapricciante la lettera. Sono finiti i tempi della demagogia. Fra due mesi avremo il nuovo Pronto soccorso di livello nazionale. Abbiamo varato concorsi pur avendo alle spalle eredità non semplici”.
“Siamo costretti a fare i conti anche con le difficoltà a trovare i medici – ha aggiunto De Luca – e questo è un problema nazionale, perché non ci sono più i medici per i Pronto soccorso in tutt’Italia; si fanno concorsi che vanno deserti per la tensione, la pesantezza del lavoro e le minacce. Mancano anestesisti ed ortopedici”.
E, quindi, fiume in piena, “il miracolo fatto per approvare un piano ospedaliero che nel 90% dei casi è pienamente rispettoso delle esigenze dei territori, e questo, nonostante le imposizioni del Ministero che ci ha obbligato a tagliare fra le 50 e le 60 strutture complesse”. “Ovviamente lo abbiamo approvato – completa il presidente campano – perché senza l’approvazione non si poteva procedere alle oltre 7mila e seicento assunzioni e stabilizzare i precari”.
Ed infine, per non far “dispiacere nessuno” anche una bacchettata al Ministro della salute. “Attendiamo ancora l’approvazione del piano di edilizia sanitaria, presentato lo scorso mese di aprile per 1 miliardo e 80 milioni di euro e, ad oggi, ancora privo del timbro del Ministero”.
Insomma, per la serie, il vino può attendere. Se lo toccano sulla sanità De Luca reagisce e ne ha per tutti.