De Luca firma l’ordinanza: niente feste di piazza a Capodanno
15 Dicembre 2021Detto e fatto. E questa volta senza il quasi. Il presidente della Campania Vincenzo ha firmato l’Ordinanza con la quale vieta le feste di piazza in occasione del Capodanno e ad essa accompagna una serie di restrizioni i cui contenuti, peraltro, aveva già anticipato ai giornali nelle ultime uscite pubbliche.
Festività natalizie all’insegna del “rigore anticovid” dunque per cui si vieta “il consumo di cibo e bevande, alcoliche e non alcoliche con esclusione dell’acqua, nelle aree pubbliche, ivi compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali. Resta consentito il consumo ai tavoli all’aperto, nel rispetto del distanziamento previsto”.
Il provvedimento proibisce, inoltre, feste all’aperto nei luoghi pubblici per cui saltano i tradizionali festeggiamenti di fine anno. “È fatto divieto – si legge, tra l’altro, nel decreto – di svolgimento di eventi, feste o altre manifestazioni che possano dar luogo a fenomeni di assembramento o affollamento”.
Confermato, ancora, l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto nei luoghi affollati: centri urbani, piazze, lungomari nelle ore e situazioni di affollamento, code, file, mercati, fiere, contesti di trasporto pubblico all’aperto.
Ed infine il divieto di vendita con asporto di bevande, alcoliche e non alcoliche “nei giorni 23, 24, 25, 31 dicembre 2021 e 1 gennaio 2022”, dalle ore 11 fino alle 5 giorno del successivo.
Appello invito anche ai Comuni affinché adottino “provvedimenti di chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale ai sensi delle disposizioni vigenti”, e ad “intensificare la vigilanza e i controlli “ nelle aree “calde” delle città.
“Vanno eliminate tutte le occasioni di diffusione del contagio – commenta De Luca – quindi abbiamo stabilito che non si possono fare feste in piazza perché nella settimana tra Natale e Capodanno ci giochiamo la tranquillità di vita delle nostre famiglie e la possibilità di tenere aperte le attività economiche”.