De Luca incontra i comitati pro punti nascita
26 Novembre 2018Il presidente della Regione non ha dato le assicurazioni pretese dai cittadini. Domani, intanto, in Quinta Commissione sanità audizione sulla paventata chiusura dei centri di Polla.
Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ha incontrato oggi i comitati a difesa degli ospedali di Polla e Sapri per discutere dell’annosa vicenda della chiusura dei punti nascita. Domani invece si terrà una audizione in quinta commissione sanità alla quale prenderanno parte gli amministratori, il presidente della commissione e gli stessi comitati.
Ciò che accadrà domani non si sa ma nel frattempo sappiamo cosa è accaduto oggi all’incontro con il governatore. Gli stessi comitati, infatti, si sono detti per nulla ottimisti sulle sorti dei punti nascita.
“De Luca, spiegano i rappresentanti del comitato C.U.R.O. di Polla, ci ha semplicemente comunicato quello che già aveva anticipato a mezzo stampa, ovvero che proporrà un nuovo piano ospedaliero al Governo in cui chiederà di inserire gli ospedali di Polla e Sapri come DEA di primo livello, e quindi di salvare e potenziare i punti nascita. Chiederà inoltre di ricevere risposta entro il 15 dicembre. Se tale risposta da parte del Ministero sarà positiva il punto nascita sarà salvo, se negativa il punto nascita chiuderà”.
In pratica i comitati che oggi hanno incontrato il commissario alla sanità campana, non hanno trovato nessuna novità ad attenderli se non il solito balletto delle responsabilità. O dentro o fuori: questo in sintesi l’esito dell’incontro con De Luca, con il quale “ci sono stati anche momenti di duro confronto in cui, spiega il comitato C.U.R.O., abbiamo evidenziato con forza al governatore i disagi e le criticità che noi cittadini viviamo a causa dei tagli ai servizi che sono stati perpetrati negli ultimi 30 anni nel territorio del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro.
Data la posizione di De Luca, gli abbiamo proposto di assumersi la responsabilità di mantenere in vita i punti nascita anche in caso di risposta negativa da parte del Ministero, proprio a causa delle difficoltà oggettive che le donne incontrerebbero nel raggiungere altri ospedali in una situazione di emergenza.
Abbiamo con forza ribadito inoltre che in caso venga concessa una proroga a tale provvedimento di chiusura, il punto nascita di Polla, nello specifico, deve essere potenziato e migliorato affinché il servizio diventi attrattivo nei confronti di altri territori e di altre regioni e affinché non venga ad intensificarsi quel triste fenomeno di migrazione fuori regione che già siamo costretti a vivere in ambito giuridico”.
Chiare e dettagliate dunque le richieste dei comitati ai quali però il governatore ha nuovamente ribadito di essere in attesa della decisione ministeriale. Dall’incontro i comitati tornano quindi con l’amaro in bocca: “Ora attendiamo, ma, lasciatecelo dire, non vediamo prospettive di vittoria in questa battaglia e siamo molto rammaricati perché tutto lascia presagire che dal primo gennaio perderemo questo ulteriore servizio essenziale per il nostro territorio. Speriamo ovviamente di sbagliarci e auspichiamo che la politica non metta a segno un altro colpo che va nella direzione della morte del nostro amato Vallo di Diano, perché i cittadini non sono stati e non staranno a guardare inermi”