De Luca, peggiorano i dati Covid in regione
22 Ottobre 2021“Abbiamo un aumento di contagi Covid-19 in Campania che non ha una ricaduta sui ricoveri ospedalieri, tuttavia è un dato che deve cominciare a preoccuparci”. Lo ha affermato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta del venerdì su Facebook.
“Nella settimana tra il 9 e il 15 ottobre – ha sottolineato – abbiamo avuto un numero di positivi di 1.723 unità. Nella settimana appena terminata, 16-22 ottobre, 2.228 positivi, cioè 500 positivi in più. Il dato preoccupante è questo, che passiamo da un tasso di positività che 2 settimane fa era del 3,4 per cento, oggi è del 4,4 per cento. Questo sta a significare che siamo di fronte a una tendenza lenta, ma percepibile, all’aumento dei contagi. Grazie a Dio, siccome abbiamo un numero altissimo di vaccinati, questo aumento di contagi non ha una ricaduta sui ricoveri ospedalieri, tuttavia è un dato che deve cominciare a preoccuparci”.
“Nel corso di un anno in Campania abbiamo avuto un grande rigore, abbiamo cercato di spegnere tutti i focolai che si accendevano in tutte le scuole – ha aggiunto – Abbiamo messo in campo una battaglia la più pervasiva e capillare possibile per la vaccinazione di tutti i nostri concittadini. Grazie a questo sforzo di rigore abbiamo riaperto a metà settembre tutte le scuole della Campania. Ovviamente, se rimangono centinaia di persone non vaccinate, se nelle famiglie abbiamo genitori non vaccinati che contagiano i loro bambini che a loro volta contagiano i compagni di scuola, è chiaro che noi rischiamo di veder crescere il contagio. E da qui a uno o due mesi rischiamo di essere costretti a richiudere le scuole”.
“Un anno fa – ha ricordato – quando chiudevamo ed avevamo una linea di rigore, alcune persone, alcune mamme no Dad, molto poche per la verità, manifestavano per la riapertura. Io rivolgo un invito a tutti e a tutte perché oggi ci si attivi per impedire che siano chiuse le scuole, cioè che ci si attivi per persuadere chi non si è vaccinato a vaccinarsi”.
“La situazione attuale – ha concluso – è come se avessimo lavorato in questo anno e mezzo per tenere chiusa la porta e non far entrare il virus. Il fatto che non tutti abbiano accettato di vaccinarsi significa che quella porta, anziché tenerla chiusa, la teniamo socchiusa e consentiamo al virus di entrare nella nostra comunità. Quella porta dev’essere chiusa, se vogliamo stare tranquilli nel periodo invernale. Se qualcuno decide di tenere la porta socchiusa, questo qualcuno rischia di determinare un danno immenso perché fa aumentare il contagio. Quel che è peggio è che, siccome questo virus produce varianti, rischiamo di far entrare una sub variante del virus Delta che è quello che sta invadendo oggi la Gran Bretagna”.