Decesso in ospedale, si profila l’ipotesi di omicidio colposo
19 Gennaio 2019Per la morte della donna, operata all’ospedale di Vico Equense, la Procura ha emesso quattro avvisi di garanzia. A breve l’incarico per l’esame autoptico.
Omicidio colposo: è l’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Torre Annunziata a carico di sei persone indagate per la morte di Antonietta Cavallaro, la 66enne di Casola di Napoli deceduta due giorni fa nell’ospedale di Sorrento. I carabinieri della compagnia di Sorrento hanno notificato sei avvisi di garanzia a tre medici del nosocomio di Vico Equense e ad altri tre in servizio a Sorrento. Martedì il pm conferirà al medico legale l’incarico di eseguire l’autopsia sulla salma della donna, ora a disposizione dell’autorità giudiziaria nell’obitorio del cimitero di Castellammare.
Il 10 gennaio alla 66enne era stata asportata la colecisti nell’ospedale “De Luca e Rossano” di Vico Equense. Nonostante le rassicurazioni dei medici, Cavallaro aveva cominciato ad accusare forti dolori all’addome che avevano reso necessario il suo trasferimento al “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento per ulteriori accertamenti. Dalla tac era emersa una sospetta perforazione intestinale. Perciò, il 12 gennaio, la donna era stata sottoposta a un intervento di riparazione intestinale. Poi il ricovero in Rianimazione e infine la morte, sopraggiunta giovedì mattina.
Sul caso è alta l’attenzione anche dell’Asl Napoli 3 Sud, capitanata dalla direttrice generale Antonietta Costantini. «Siamo dispiaciuti per la vicenda», fanno sapere dalla sede dell’azienda sanitaria che è pronta ad aprire un’inchiesta interna «per accertare eventuali responsabilità degli operatori coinvolti».