Decreto e Sistema informativo trapianti
22 Agosto 2019Il recente provvedimento adottato sulla delicata materia delle donazioni d’organi definisce, compiutamente, il regolamento del Sit che è premessa per il silenzio-assenso.
Con il provvedimento del 20 agosto scorso il Ministro della Salute Giulia Grillo ha firmato il decreto che norma il regolamento sul Sistema Informativo Trapianti (Sit), previsto dalla legge 91 del 1 aprile 1999.
Il decreto disciplina normativamente il funzionamento del Sit (già operativo dal 2000) la cui finalità è quella di garantire la piena trasparenza e tracciabilità delle fasi di donazione, prelievo, trapianto, post trapianto e segnalazione di eventi e reazioni avversi gravi.
Nello specifico il decreto definisce gli obiettivi, le funzioni, la struttura, le caratteristiche tecniche, le procedure di abilitazione all’accesso degli utenti, le modalità di trasmissione dei dati, le informazioni contenute nel sistema e le modalità di alimentazione dello stesso.
Il decreto contiene anche disposizioni relative al Registro nazionale dei donatori di cellule per procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo, previsto dalla legge 190 del 23 dicembre 2014 (Legge di stabilità 2015 art. 1, comma 298), in particolare riguardo la tracciabilità delle cellule dal donatore al nato e viceversa e il conteggio dei nati da un medesimo donatore, in relazione alle tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo.
Con l’occasione, la disciplina è stata adeguata alle recenti disposizioni in materia di protezione dei dati personali.
L’approvazione del decreto sul Sit era uno dei passaggi legislativi richiesti dalla legge 91/1999 per l’entrata in vigore del principio del silenzio-assenso alla donazione degli organi. Prima della sua piena applicazione, è però ancora necessario attuare anche le altre prescrizioni mancanti: l’adeguamento dell’Anagrafe nazionale degli assistiti (Ana) in tutte le Asl e la disciplina del sistema di notifica della richiesta di espressione della volontà sulla donazione, meccanismo essenziale al funzionamento del silenzio-assenso. A queste prescrizioni va aggiunta una adeguata campagna informativa volta a promuovere la consapevolezza su trapianto e donazione di organi, ma soprattutto con lo scopo di informare la popolazione sulle modalità di donazione.
Pertanto, al momento le modalità con cui deve essere gestita l’acquisizione del consenso in vita di ogni singolo cittadino o la non opposizione dei familiari aventi diritto al momento del decesso del congiunto rimangono quelle fino ad oggi applicate.