Dedicato a quanti, di fronte a gravi malattie, non si arrendono mai
18 Dicembre 2018Ero stato interessato alla “storia” sanitaria di una giovane ragazza delle colline di Sorrento, ammalatasi di Sm nello stesso mese ed anno di una sua vicina di casa, da un giovane e brillante medico di Massa Lubrense.
Chiesi di conoscerla per trasferire sulla nostra testata giornalistica una testimonianza quanto più aderente alla realtà del suo quotidiano, alla luce di una malattia particolare che dall’oggi al domani aveva cambiato radicalmente la sua vita. Seduti al tavolino di un bar nella centralissima piazza Cota a Piano di Sorrento, cominciammo a parlare di pubblicazioni di storia patria, a cui Melania era particolarmente interessata anche perchè impegnata in una caccia al tesoro natalizia particolarmente impegnativa ed a cui partecipava con centinaia di suoi coetanei. Una vita normale, da giovane ragazza – Melania ha venticinque anni – impegnata nel sociale, negli studi universitari – dopo la laurea triennale in ingegneria biomedica è impegnata a conseguire quella magistrale – ma condizionata da un male particolare, che si è in parte impossessato del suo corpo, all’improvviso senza alcun preavviso, cinque anni fa, imponendole ritmi e sforzi fisici limitati.
La serenità di Melania nel raccontare la “sua malattia”, un’entrata a gamba tesa nella vita di una giovane ragazza, con una lucidità da cronista di razza, mi spinse a chiederle di scrivere la sua storia di giovane donna alle prese con la patologia, delle limitazioni imposte all’esuberanza di una ragazza di venticinque anni, della forza interiore necessaria a combatterla.
Ne è venuto fuori qualcosa di particolare, non una cronaca di una storia sanitaria, ma quella dell’anima di una ragazza dei giorni nostri che decide di parlare del suo “caso” per concorrere in qualche modo ad aiutare quanti come lei, e sono varie centinaia in penisola sorrentina, soffrono di questa patologia.