Diabete 1, primi passi verso la pillola che imita l’insulina

Diabete 1, primi passi verso la pillola che imita l’insulina

14 Gennaio 2023 Off Di La Redazione

In un futuro non troppo lontano potrebbe essere possibile sostituire le iniezioni giornaliere di insulina con l’ingestione di pillole. È stata infatti individuata da ricercatori del Walter and Eliza Hall Institute (Wehi) di Melbourne (Australia) una molecola che imita l’insulina e che può essere assunta oralmente.
I risultati della ricerca, pubblicati su “Nature Communications”, aprono nuove strade per lo sviluppo di farmaci orali per le persone con diabete. «Da 100 anni a questa parte lo sviluppo di una pillola di insulina è stato un sogno per i ricercatori ma, dopo decenni di tentativi, c’è stato poco successo» spiegano Nicholas Kirk e Michael Lawrence, principali ricercatori dello studio. L’insulina, infatti, è difficile da produrre in pillole perché particolarmente instabile e immediatamente degradata dal corpo durante la digestione. La ricerca ha ora subito un’accelerazione con lo sviluppo della microscopia crioelettronica (cryo-Em), una nuova tecnologia in grado di visualizzare molecole complesse in dettaglio atomico, consentendo di generare rapidamente immagini tridimensionali del recettore dell’insulina. Grazie agli esperimenti cryo-Em è stato possibile identificare un polipeptide che imita l’insulina e può legarsi al recettore dell’ormone, attivandolo. «Il sistema di segnalazione del recettore dell’insulina umana svolge un ruolo fondamentale nell’omeostasi del glucosio. Il legame con l’insulina determina un ampio cambiamento conformazionale nella regione extracellulare del recettore che a sua volta influenza la trans-attivazione dei domini intracellulari tirosin-chinasici e la segnalazione a valle» spiegano gli autori. «Di particolare interesse terapeutico è se la segnalazione del recettore dell’insulina possa essere replicata da molecole diverse dall’insulina». Le evidenze mostrano come un polipeptide 33-mer (unità monomerica di 33 aminoacidi ricca di epitopi per le cellule T) non correlato all’insulina può collegare in modo incrociato (cross-linking) due siti sulla superficie del recettore e indirizzare il recettore stesso verso una conformazione attiva di segnalazione.
«Il polipeptide 33-mer ingaggia il recettore tramite due pattern di legame elicoidali ciascuno dei quali è potenzialmente imitabile da piccole molecole» proseguono Kirk e Lawrence. «La conformazione risultante del recettore è diversa, ma correlata, a quelle delle strutture tridimensionali esistenti del recettore complessato all’insulina. I nostri risultati illuminano quindi percorsi inesplorati per il controllo della segnalazione del recettore dell’insulina e opportunità per lo sviluppo di insulino-mimetici.È ancora una lunga strada che richiederà ulteriori ricerche» concludono «ma è entusiasmante sapere che la nostra scoperta apre le porte ai trattamenti orali per il diabete di tipo 1».

 

 

Fonte: http://www.doctor33.it/diabetologia/diabete-primi-passi-verso-la-pillola-che-imita-linsulina-le-novita/?xrtd=PYCYYAYLXCSLSXYTXCPSAAC