Diabete 2, in aumento in Italia il ricorso a farmaci innovativi
22 Giugno 2023Migliorano la qualitàdell’assistenza e gli outcome di salute delle persone con diabete tipo 2 assistite nei centri diabetologici italiani: degli oltre 500milapazienti monitorati ogni anno attraverso l’iniziativa Annali Amd – l’estrazioneperiodica realizzata dall’Associazione medici diabetologi (Amd) chedal 2006 consente di monitorare l’andamento dell’assistenza erogataalla popolazione con diabete in Italia -l’analisi dell’andamento dei fattori di rischio ha evidenziato che più della metà (54,6%) ha valori di emoglobina glicata a target, il 23% e il 34,3% ha buoni valori, rispettivamente, di pressione arteriosa (<130/80 mmHg) e dicolesterolemia-Ldl (<70 mg/dl).
Positivi – nella fotografia scattata dagli Annali Amd 2022 – anche i dati riguardanti l’accesso alle cure farmacologichepiù innovative: rispetto alla precedente rilevazione Annali Amd,cresce la quota di pazienti in trattamento con Sglt2i (dal 9,5% al 29%) e con Glp1Ra (dal 5,8% al 27,5%). Quest’anno la rilevazione hacoinvolto 295 centri di diabetologia – pari a un terzo del totalenazionale – e complessivamente più di 500mila persone con diabete ditipo 2, 37mila con diabete di tipo 1 e, per la prima volta, 11miladonne con diabete gestazionale.
I risultati sul diabete tipo 2 – riporta una nota – sono stati oggetto di una pubblicazione su “Diabetes Research & Clinical Practice”. Ingenerale, si evidenzia un progressivo e continuo miglioramento dellaqualità delle cure erogate nel nostro Paese. «Di particolare rilevanza il dato sull’accesso ai farmaci innovativi, gli Sglt2i e Glp1-Ra,dalla comprovata efficacia in termini di riduzione del rischiocardiovascolare e renale. Si riduce inoltre la prescrizione el’utilizzo di sulfaniluree e secretagoghi; mentre il farmaco piùprescritto resta la metformina (72%)» osserva Giuseppina Russo,coordinatrice del Gruppo Annali Amd. «Possiamo quindi affermare che la comunità diabetologica italiana ha intrapreso un percorso sempre piùdiretto a contrastare l’inerzia terapeutica. I medici prescrivono conmaggiore favore i cosiddetti farmaci innovativi che supportano medicie pazienti nel ridurre l’impatto delle complicanze cardio-renali nellepersone con diabete non controllato, a beneficio della loro salute edella loro qualità di vita».
Il progressivo miglioramento delle cure etrattamenti erogati nei centri diabetologici monitorati dagli AnnaliAmd emerge anche guardando i risultati del Q-score, l’indice chemisura la qualità dell’assistenza. Infatti, più del 60% delle personecon diabete tipo 2 ha un Q-score >25 che corrisponde a un adeguatolivello di assistenza, con benefici diretti sulla salute complessiva esulla riduzione delle complicanze per i fattori di rischio.
«Siamo davvero molto orgogliosi che il lavoro degli Annali abbiaricevuto il giusto riconoscimento con la pubblicazione su “DiabetesResearch & Clinical Practice”» afferma Graziano Di Cianni, presidente nazionale dell’Amd. «Dal 2006 gli Annali ci danno la possibilità ditoccare con mano i risultati delle attività che quotidianamentesvolgiamo sul territorio e anche di orientare le strategieterapeutiche grazie all’implementazione dei dati con l’intelligenzaartificiale e il machine learning. Il lento ma progressivomiglioramento dei parametri, l’incremento dell’utilizzo dei farmaciinnovativi e la migliore qualità di vita sono elementi che ci rendonoparticolarmente soddisfatti». Allo stesso tempo, conclude Di Cianni, «è necessario fareun ulteriore sforzo per migliorare l’aderenza alleterapie e ridurre ancora di più il rischio cardiovascolare, cherappresenta la prima causa di morte nelle persone con diabete».