Diabete e obesità, Semaglutide per via orale efficace al pari delle iniezioni
22 Luglio 2023I farmaci iniettabili a base di semaglutide per il trattamento del diabete, noti anche per la loro capacità di indurre la perdita di peso, potrebbero essere assunti per via orale. Due nuove ricerche pubblicate su “The Lancet” e presentate durante il congresso dell’American diabetes association (Ada) hanno mostrato che, nelle persone obese o sovrappeso che vogliono dimagrire, l’assunzione quotidiana per via orale (al mattino, prima di ingerire cibi liquidi o solidi) di 50 mg di semaglutide è efficace al pari delle iniezioni settimanali che contengono 2,4 mg di principio attivo.
Nel primo studio (Oasis-1) sono state monitorate per 16 settimane 667 persone obese o sovrappeso con almeno una malattia correlata, ma non il diabete. I volontari che hanno assunto la pillola giornaliera da 50 mg hanno perso all’incirca il 15% del loro peso corporeo, circa sei volte quello del gruppo placebo (1).
Il secondo lavoro (Pioneer Plus) si è invece concentrato sui dosaggi di semaglutide orale in relazione alle persone con diabete di tipo 2. Poco più di 1.600 partecipanti sono stati divisi in tre gruppi e hanno ricevuto dosi giornaliere di 14, 25 o 50 mg. Coloro che hanno assunto le dosi da 25 e 50 mg hanno perso più peso e hanno avuto una maggiore riduzione della glicemia rispetto a quelli che hanno assunto la dose più bassa (2). Entrambi gli studi sono stati finanziati da Novo Nordisk, la società che produce due farmaci a base di semaglutide.
Va detto che, durante i due trial, sono emersi effetti collaterali, in relazione dose-dipendente. Nell’Oasis-1, che ha valutato persone in sovrappeso o obese, l’80% di coloro che hanno assunto semaglutide per via orale ha riportato problemi gastrointestinali come vomito, nausea, costipazione o diarrea. Quasi il 13% ha affermato di aver sperimentato «sensazione cutanea alterata» simile a un formicolio. La maggior parte dei partecipanti allo studio era caucasica e di sesso femminile il che significa, secondo gli autori, che i risultati potrebbero non essere applicabili alla popolazione più ampia di persone con obesità.
Effetti collaterali simili sono emersi nello studio Pioneer Plus, che ha coinvolto volontari con il diabete: l’80% delle persone che hanno assunto la dose da 50 mg ha riportato effetti avversi, i più frequenti dei quali erano problemi gastrointestinali, che si sono verificati più spesso in quanti hanno assunto le dosi più elevate rispetto a quelle che hanno assunto 14 mg di principio attivo. Il 13% delle persone che ha assunto 50 mg ha smesso di assumere il farmaco a causa degli effetti collaterali. Va precisato che semaglutide iniettabile provoca effetti collaterali simili. In uno studio precedente il 74,2% dei partecipanti che aveva ricevuto 2,4 mg di semaglutide iniettabile ogni settimana (quantità contenuta in uno dei farmaci in commercio) ha accusato disturbi gastrointestinali.
Riguardo il meccanismo d’azione, semaglutide è un agonista del recettore per Glp-1, che stimola la produzione di insulina dopo il pasto, ovvero solo quando si introducono carboidrati; per questo non provoca cali repentini della glicemia. Inoltre, rallenta lo svuotamento gastrico aumentando il senso di sazietà e, agendo sui centri dell’appetito nel sistema nervoso centrale, riduce la fame.
Semaglutide orale esiste già in forma di compresse sul mercato, anche in Italia, ed è approvato solo per adulti con diabete di tipo 2 che assumono una compressa giornaliera di 14 mg. Le pillole agiscono in modo simile (ma in modo meno efficace) alle iniezioni di semaglutide.
La casa farmaceutica Novo Nordisk ha dichiarato che intende chiedere l’approvazione per una pillola dimagrante negli Stati Uniti entro la fine dell’anno e, al momento, non è chiaro quando e se la pillola a dosaggio più elevato potrà arrivare sul mercato e neppure quanto costerà. Certamente la formula orale potrà consentire a più persone di assumere il farmaco, anche per chi è solo sovrappeso e non ha il diabete anche se l’obiettivo, al di là del dimagrimento, dovrebbe essere mantenersi in salute attraverso l’azione positiva sulla glicemia e la protezione del sistema cardiovascolare grazie alla riduzione di parametri come valori pressori, livello dei lipidi nel sangue, circonferenza addominale.
Al momento in Italia l’utilizzo di farmaci a base di semaglutide in pazienti obesi ma non malati di diabete è off-label, ovvero al di fuori delle indicazioni consentite, perché per tutelare le persone con diabete Aifa ne permette la prescrizione solo in caso di diabete di tipo 2 non controllato, in aggiunta a dieta, esercizio fisico ed eventualmente altri medicinali. La moda nata sui social dell’iniezione settimanale per perdere peso in modo veloce promossa da personaggi famosi e influencer ha infatti portato alla carenza del farmaco per i pazienti che davvero ne hanno bisogno: i diabetici. Le scorte sono sempre più ridotte e almeno per tutto il 2023 saranno possibili carenze nelle forniture.