Dializzati in vacanza.
3 Ottobre 2018Il gruppo ha beneficiato di un protocollo d’intesa, primo in assoluto in Campania, siglato dall’Asl e dall’Asur di Macerata. Sulla base di questo accordo i pazienti, nella maggior parte dei casi originari delle zone colpite dal terremoto dell’estate 2016, hanno avuto la possibilità di sottoporsi alla dialisi nel Cad di Sant’Agnello. Ad assisterli ci ha pensato un team composto da un medico, quattro infermieri e un assistente sociale provenienti dall’ospedale di Macerata: una strategia volta a rinsaldare il rapporto di fiducia tra paziente e infermiere in ambiente extraospedaliero, ma anche a ridurre l’isolamento e i carichi depressivi cui sono sottoposti i malati originari delle zone terremotate.
Ma quanto ha sborsato l’Asl Napoli 3 Sud? Nemmeno un euro. Il protocollo d’intesa, infatti, stabiliva che l’azienda non dovesse sostenere alcuna spesa in relazione a personale e attrezzature. Anzi, accordo alla mano, a favore dell’Asl diretta dalla manager Antonietta Costantini è previsto persino il rimborso delle spese relative alle utenze e al consumo dei materiali necessari per la dialisi. Un bel segnale, quello lanciato dal Cad di Sant’Agnello, unica realtà dialitica ad assistenza decentrata in Campania: «Abbiamo offerto ai malati la possibilità di lasciarsi alle spalle i disagi psicologici e sociali provocati dal terremoto – sottolineano dall’Asl Napoli 3 Sud – facendo leva sull’esperienza di gruppo, a contatto diretto con le bellezze della nostra regione e, soprattutto, senza alcuna interruzione della dialisi».