Diego Bergamaschi: “Metteteci il cuore e i risultati arriveranno”
25 Maggio 2022Lo sport consiste nel delegare al corpo alcune delle più elevate virtù dell’animo. (Jean Giraudoux)
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con un giovane sportivo: Diego Bergamaschi.
La fase pandemica più acuta sembra essere oramai alle spalle anche se i continui colpi di coda non lasciano del tutto tranquilli. Come ha vissuto, come vive, come ha affrontato e come affronta questa situazione di grande difficoltà per il mondo dello sport? Come ha gestito la paura del contagio ed il disagio legato alle severe misure restrittive?
Il primo periodo pandemico mi ha un po’ destabilizzato perché mi allenavo in un parco in un paese limitrofo a cui purtroppo non potevo accedere, ma come sappiamo per ogni problema ci sono 7 soluzioni, quindi ho comprato una sbarra da utilizzare in casa. Successivamente nel 2021 sono tornato al parco ad allenarmi e infinite ho fatto costruire una struttura a casa mia così da ovviare a qualsiasi restrizione e poter essere costante con gli allenamenti. Non ho mai avuto realmente paura del contagio anche perché a tutto vi è una soluzione, vivere con la paura non ti permette di vivere in modo sereno.
Insieme alle restrizioni i tentennamenti del mondo politico hanno causato gravi danni allo sport, soprattutto a quello, cosiddetto, minore. Cosa è successo, in particolare, nella sua specialità?
Per quanto riguarda il campo sportivo in cui mi trovo ad oggi ripeto la “problematica è stata solo iniziale”, quindi no non mi sento particolarmente colpito.
Chi è stato, in famiglia o fra gli amici, a spingerla verso l’attività agonistica? Oppure si è trattato di una sua “folgorazione”, magari guardando ai modelli dei grandi campioni?
Sono sempre stato un agonista fin da bambino, quindi fin da piccolo ho sviluppato un mindset dove essere la migliore versione di se stesso è sempre stato un obiettivo. Sono stato introdotto al calisthenics dal ragazzo di mia sorella che mi ha affiancato fin da subito avendo più esperienza di me in questo campo.
Al di là delle doti personali e delle attitudini, quanto conta la forza di volontà nel raggiungimento degli obiettivi?
La forza di volontà nello sport come nella vita fa la gran parte del lavoro, ad oggi ahimè conosco davvero poche persone che nella vita come nello sport hanno davvero voglia di fare e mettersi in gioco, quelle poche che conoscono però hanno successo perché non si fermano agli ostacoli, ma li usano come carburante per arrivare all’obiettivo. Poi non è facile ma d’altronde se fosse facile lo farebbero tutti.
Se dovesse dare qualche “consiglio utile” ai ragazzi che si avvicinano alla sua specialità, cosa suggerirebbe?
Io consiglio sempre di darsi tempo e di affidarsi fin da subito a professionisti per non incappare in errori o brutte abitudini che renderebbero il percorso solo più tortuoso in futuro. Metteteci il cuore e godetevi il processo, perché sarà la persona che sarete diventati a fare la differenza.