Diego Ronzi, ho imparato a vivere i problemi della vita come sfide
13 Gennaio 2022Fare sport fa bene alla salute, eppure la società moderna ne fa sempre meno. Secondo i dati ISTAT, in Italia il 38% delle persone da 3 anni in su ha dichiarato di non praticare, nella vita quotidiana, né sport né altre forme di attività fisica.
Oggi parliamo di Covid, sport e salute con uno sportivo a 360°: Diego Ronzi.
Come hai vissuto e come vivi come hai affrontato e come affronti la paura della pandemia e del contagio e il notevole disagio legato alle indispensabili severe misure restrittive?
Io sono originario di Casalpusterlengo, paese adiacente a Codogno, dove le misure restrittive (anche estreme) si sono applicate dal giorno 1 mentre il resto dell’Italia viveva ancora nella “normalità” pre-pandemia. La paura è un’emozione che va riconosciuta e controllata per poter prendere decisioni e fare scelte intelligenti.
Purtroppo la maggior parte delle persone (anche chi ha avuto e ha potere decisionale) è stata ed è ancora dominata da questa emozione e quindi non riesce ad affrontare razionalmente questo problema anche a distanza di 2 anni. Personalmente quindi non affronto la paura, ma la pandemia stessa con razionalità, buon senso, informandomi senza limitarmi alle sole notizie dei media e rispettando le norme di sicurezza.
Quanti danni hanno causato allo sport in generale e al settore wellness fitness personal trainer le chiusure indiscriminate della prima ondata e la confusa se non cattiva gestione politica?
Hanno fatto letteralmente saltare piani e progetti e cambiato improvvisamente migliaia di vite. In ambito sportivo e wellness c’è stata una scarsa considerazione del settore stesso specialmente nel primo periodo con diverse contraddizioni (ad esempio palestre attrezzate con misure di sicurezza chiuse, ma la gente poteva liberamente allenarsi al parco in gruppo). Io lavoravo in una realtà abbastanza solida, con un progetto a lungo termine e un sicurezza lavorativa ed economica definita. Tutto il progetto è andato in fumo. Ho dovuto in breve tempo adattare, trasformare e migliorare la mia figura professionale e gestire la difficoltà psicologica.
Quanto valore attribuisci al binomio sport-salute ovvero quanto è fondamentale l’attività sportiva per il conseguimento e il mantenimento del benessere psico-fisico?
Ci tengo a sottolineare che sport e attività fisica secondo la mia visione sono due cose affini ma diverse tra loro. Entrambi sono fondamentali per il miglioramento e il mantenimento di una qualità e aspettativa di vita alta. L’attività fisica in senso generale predilige il movimento dando stimoli sia muscolari che aerobici al nostro sistema che permettono di abbassare il rischio di patologie di diverso genere ed elevare il benessere psico-fisico della persona. Permette di incrementare le prestazioni atletiche ed é un’ottima valvola di sfogo mentale che riduce gli stressor negativi a cui siamo sottoposti nella vita quotidiana. Lo sport, oltre a racchiudere tutti i benefici sopra, permette di lavorare su valori personali come umiltà, ascolto, affidabilità, comunicazione, fiducia e molti altri. Inoltre, permette di mettere alla prova e migliorare abilità mentali quali ad esempio motivazione, consapevolezza, resilienza, concentrazione, auto efficacia, autostima etc.
Trovo tutto questo fondamentale per ogni individuo per migliorare diverse aree della propria vita: emotiva, sociale, professionale e perché no spirituale. Credo fortemente che ognuno di noi debba e possa diventare un Atleta con la A maiuscola anche nella vita quotidiana.
Cosa le ha dato la sua pratica sportiva in termini di crescita personale, sociale e professionale?
La vita, come a tante altre persone, mi ha riservato diverse sfide (una volta li chiamavo problemi, poi ho capito che sono solo opportunità) tra cui il “brivido” di provare cosa significhi essere tetraplegico (qualcuno ha deciso fosse una lesione temporanea e non permanente) e l’ansia e la paura che solo la scoperta di avere un tumore ti può dare. Queste incredibili occasioni mi hanno fatto crescere sotto tanti punti di vista e mi hanno fatto apprezzare ciò che davvero conta.
Ho cambiato la visione verso di me, le persone e il mondo.
Una volta credevo bastasse essere forte fisicamente, ma quando il mio fisico mi ha abbandonato ho capito quanto fosse importante allenare la testa. Ho quindi deciso di ampliare la mia curiosità e la mia formazione andando oltre la preparazione fisica, concentrandomi anche sulla preparazione mentale. Oggi ho una visione più olistica dell’allenamento e dello sport in generale e con piacere continuo ad ampliare le mie conoscenze. Ho sempre praticato sport da quando avevo 3 anni, nuoto, pallanuoto e calcio in primis.
Ad un certo punto della mio percorso mi sono imbattuto in una disciplina a corpo libero chiamata Calisthenics, molto vicina sotto alcuni aspetti alla ginnastica artistica, che mi ha forgiato fisicamente e mentalmente, dando un senso personale e professionale alla mia vita. Oggi affianco le persone che vogliono cambiare e migliorare la propria vita, superare i propri limiti e record, in un percorso di crescita personale e atletica unico in Italia dove fondo la preparazione fisica a quella mentale. Cerco di essere la congiunzione, il ponte, tra quello che sei ora e quello che puoi diventare. Aiuto chiunque abbia la volontà e la voglia di mettersi in gioco ad attraversare un processo di cambiamento sviluppando le proprie potenzialità umane e fisiche. Nasco come Personal Trainer certificato ISSA Europe facendo esperienze in diverse sale pesi e strutture, ho ampliato le mie conoscenze teoriche e pratiche sull’allenamento della forza certificandomi come Preparatore Atletico e infine ho completato la mia figura professionale (senza interrompere la mia formazione) certificandomi come Mental Coach. Non c’è niente di più motivante e appagante per me dell’aiutare le persone ad esprimere le loro qualità e raggiungere traguardi dal loro punto di vista improbabili o, a volte, impossibili.