Dieta povera di grassi? Il cuore sentitamente ringrazia

Dieta povera di grassi? Il cuore sentitamente ringrazia

10 Gennaio 2020 0 Di La Redazione

Seguire modelli dietetici salutari per il cuore, in special modo con bassi livelli di colesterolo, può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari (Cvd).

 

La salute del muscolo cardiaco comincia a tavola. A dare il suggerimento è uno studio mirato condotto dallo Science Advisory dell’American Heart Association (Aha) e pubblicato su Circulation. Secondo gli autori, una raccomandazione che indica un obiettivo specifico di colesterolo alimentare è difficile da implementare. «Pertanto, una guida focalizzata sui modelli dietetici ha maggiori probabilità di migliorare la qualità della dieta e promuovere la salute cardiovascolare» scrive il primo autore Jo Ann S. Carson, del UT Southwestern Medical Center negli Stati Uniti.

Questi modelli sono caratterizzati dal consumo di frutta, verdura, cereali integrali, latticini a basso contenuto o senza grassi, fonti di proteine magre, noci, semi e oli vegetali, con acidi grassi saturi rimpiazzati dai polinsaturi. Come spiegato dagli autori, le attuali linee guida americane per il rischio di Cvd non includono una guida esplicita per il colesterolo alimentare e la ricerca scientifica sul suo legame con il colesterolo Ldl non è conclusiva. Studi osservazionali non indicano un’associazione significativa tra il colesterolo alimentare e il rischio di Cvd, mentre una meta-regressione, che ha incluso studi randomizzati e controllati di intervento dietetico, mostra una sua relazione dose-dipendente con le concentrazioni di colesterolo Ldl, anche dopo aver aggiustato il tipo di grasso alimentare.

La meta-regressione di dati di studi sull’alimentazione controllata indica che il colesterolo alimentare aumenta il colesterolo totale, ma non mostra una sua associazione significativa con le concentrazioni di colesterolo Ldl o Hdl. Analisi però limitate dal piccolo numero di partecipanti e dall’impossibilità di confrontare adeguatamente il ruolo del colesterolo Ldl e Hdl con il totale.

«La considerazione della relazione tra colesterolo alimentare e rischio di Cvd non può ignorare due aspetti della dieta – conclude Carson – Innanzitutto, la maggior parte degli alimenti che contribuiscono al colesterolo nella dieta sono solitamente ricchi di grassi saturi o sono consumati con cibi ricchi di grassi saturi. In secondo luogo, modelli dietetici salutari per il cuore (Mediterranean-style e Dash), sono intrinsecamente bassi nel colesterolo con menu tipici contenenti meno di 300 milligrammi al giorno di colesterolo, simili all’attuale consumo negli Stati Uniti».