Dignità ai lavoratori della sanità privata
27 Maggio 2019Il ministro della salute, onorevole Giulia Grillo: “Riaprire la stagione dei contratti nella sanità pubblica e privata. Mai più lavoratori di serie A e di serie B”.
“Voglio dire agli operatori della sanità privata che non sono figli di un dio minore, che assicuro loro un mio personale impegno per sostenerli nella battaglia per il rinnovo contrattuale, così come voglio portare avanti il rinnovo del Ccnl dei medici della dirigenza del Ssn, fermo da 10 anni. Finora i governi che ci hanno preceduto hanno totalmente trascurato i diritti dei lavoratori della sanità pubblica così come quella privata, sordi alle giuste rivendicazioni salariali e contrattuali”. Questa la risposta-impegno della titolare del dicastro della salute alla delegazione degli operatori della sanità privata accreditata che, nei giorni scorsi, hanno manifestato davanti alla sede del ministero, per chiedere il rinnovo del contratto nazionale del comparto privato fermo da ormai 12 anni.
“Il ministero della Salute non ha un ruolo diretto nel rinnovo dei contratti nazionali, ma come ministro ho il dovere di ascoltare e portare avanti le ragioni di chi lavora ogni giorno per assicurare le cure ai cittadini. Così come non può esistere una sanità di serie A e una sanità di serie B, allo stesso modo non devono più esistere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B” chiarisce”.
“Pertanto – chiarisce Grillo – mi impegno a sensibilizzare gli organi competenti, innanzitutto il ministero della Funzione Pubblica, il Mef e le associazioni datoriali, per il rinnovo di tutti i contratti del settore salute, valorizzando il ruolo di chi ogni giorno tiene in piedi i servizi sanitari, garantendo qualità e sicurezza delle cure”.
“In questi mesi ho assicurato il mio sostegno ai lavoratori su molti fronti, ma ora è tempo di riavviare il confronto sui contratti – chiude il ministro – e nel decreto Calabria ho inserito una norma che permette la stabilizzazione dei lavoratori precari del Servizio sanitario nazionale e il superamento del blocco del turn-over che da 10 anni limitava fortemente le assunzioni nella sanità, aprendo la possibilità di assumere anche alle Regioni in piano di rientro. Ho aumentato le borse per i medici specialisti, aperto un tavolo sulla formazione e rilanciato il tema delle liste d’attesa con un nuovo Piano nazionale. In questi giorni 2,4 mld di euro stanno rientrando nelle casse regionali grazie all’accordo sul pay back con l’industria farmaceutica.
Non mi fermo qui, il lavoro per un vero cambiamento positivo nella sanità italiana deve andare avanti”.