Distretto sanitario di Eboli, a richio il pronto intervento

Distretto sanitario di Eboli, a richio il pronto intervento

19 Gennaio 2023 Off Di La Redazione

Sei mesi senza rimborsi, a rischio il servizio di Pronto intervento che svolge l’associazione Vo.P. I. a Campagna, in provincia di Salerno.
Allo stato attuale questa organizzazione, non avendo fondi, non può continuare a sostenere il servizio offerto presso la postazione della città di Campagna anche perché sulle ulteriori quattro postazioni il servizio viene ripagato senza disservizi economici. A dichiararlo è il presidente Vincenzo Savarese che denuncia ancora una volta i ritardi nei pagamenti dei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2022 nel Distretto di Eboli. Savarese ha informato il prefetto di Salerno Francesco Russo, il sindaco di Campagna Roberto Monaco, la Direzione generale dell’Asl, i vertici del Distretto di Eboli e la centrale operative del 118.  
Non intendiamo chiedere prestiti a terzi, come volontari o banche, per un servizio che, tra l’altro, ci è solo affidato – precisa – Pertanto entro e non oltre sette giorni dalla presente, vista l’impossibilità anche nel sostenere le spese base come ad esempio il carburante delle ambulanze, saremo costretti a telefonare la centrale del 118 e a comunicare la non partenza delle ambulanze per problemi derivati da terzi.
“Insostenibili attualmente le continue richieste del ristoro ai creditori per i servizi annessi al servizio – sottolinea – Questa situazione verso la nostra organizzazione si presenta solo nel distretto di Eboli dove esiste un sistema di rendicontazione difforme dagli altri Distretti (come da accordi intercorsi tra l’altro con i funzionari dell’Asl presso la rispettiva sede nel periodo estivo) dove le voci riguardo questo aspetto sono state concordate con altre organizzazioni di volontariato in seduta comune”
Pertanto, oltre a comunicare la situazione alle autorità, alla Prefettura e alle forze dell’ordine – aggiunge – chiederemo comunque il ristoro delle spese sostenute con l’aggravio delle spese giudiziarie. Non è la prima volta che si manifestano questi ritardi. Inoltre è singolare il fatto che  solo la nostra organizzazione non viene pagata con regolarità”.
“Allo stato attuale, pur avendo trasmesso le rendicontazioni, mancano i fondi relativi ai mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2022 ovvero ben sei mesi. Ciò è stato già evidenziato attraverso nostre missive indirizzate a chi deve conoscere l’attuale situazione” – conclude Savarese.