Disturbi alimentari, una metanalisi fa il punto sui casi tra i bambini

Disturbi alimentari, una metanalisi fa il punto sui casi tra i bambini

14 Marzo 2023 Off Di La Redazione

Da una metanalisi pubblicata su JAMA Pediatrics emerge che più di un bambino e adolescente su cinque soffre di disordini alimentari, e che il problema è comune tra le ragazze, gli adolescenti più grandi e quelli con un indice di massa corporea (BMI) più elevato.
Il coautore Jose Francisco Lopez-Gil dell’Universidad de Castilla-La Mancha in Spagna, ricorda che nel 2019 sono stati 14 i milioni di persone che hanno sofferto di disturbi alimentari, tra cui quasi 3 milioni di bambini e adolescenti, e che più di 17.000 anni di vita sono stati persi dal 1990 al 2019 a causa di ciò. «I disturbi alimentari come le diete dimagranti seguite fino all’eccesso, il binge eating, il vomito autoindotto, l’esercizio fisico eccessivo e l’uso di lassativi o diuretici sono tra le anomalie psichiatriche più pericolose per la vita, tanto che le persone con una o più di queste condizioni muoiono da 10 a 20 anni prima della popolazione generale» scrivono i ricercatori, precisando che nonostante il questionario a 5 voci Sick, Control, One, Fat, Food (SCOFF) sia la misura di screening più utilizzata per individuare eventuali disturbi alimentari, nessuna delle precedenti revisioni sistematiche e meta-analisi ha determinato la proporzione di disturbi alimentari tra bambini e adolescenti. E per approfondire l’argomento Lopez-Gil e colleghi hanno consultato quattro database (PubMed, Scopus, Web of Science e Cochrane Library) ponendo limiti di data da gennaio 1999 a novembre 2022.
E al termine della ricerca la revisione sistematica ha incluso 32 studi per un totale di 63.181 partecipanti provenienti da 16 paesi, da cui emerge che secondo lo strumento SCOFF la percentuale complessiva di bambini e adolescenti con disturbi alimentari era del 22,36%, e che le ragazze avevano probabilità significativamente maggiori (30,3%) di segnalare disturbi alimentari rispetto ai coetanei maschi (16,98%). Ma non solo: la frequenza dei disturbi alimentari aumentava con l’aumentare dell’età e del BMI. «Queste cifre elevate sono preoccupanti dal punto di vista della salute pubblica e ribadiscono la necessità di attuare strategie per la prevenzione dei disturbi alimentari» concludono gli autori.

 

 

 

 

Fonte: http://www.doctor33.it/pediatria/disturbi-alimentari-una-metanalisi-fa-il-punto-sui-casi-tra-i-bambini-ecco-la-situazione/?xrtd=TTYVRVPASLTRRCVPCCRLPAY